Due amici vanno a cucinare nelle case su richiesta

Si sono inventati il lavoro: cuochi a domicilio Due amici vanno a cucinare nelle case su richiesta inventiva e fantasia, oltre a una buona dose di passione.

Ingredienti che hanno spinto Giovanni Casagrande e Roberto Bacchiani, 30 e 43 anni, a buttarsi nel mondo della ristorazione a domicilio. Si chiamano «Chefout» e sono entrambi di Cattolica, ma la loro attività si estende a tutta la zona di Rimini e oltre.

Di giorno fanno tutt’altro mestiere. Il primo è web designer, l’altro rappresentante. Ma quando finiscono con il lavoro indossano la divisa, quella da cuoco, e si preparano a servire cenette prelibate. Dove? Direttamente a domicilio.

«Il nostro non è un catering — tengono a precisare i due chef — Noi andiamo nelle case e cuciniamo al momento».

Così chi ha tanti ospiti a cena ma non ha il tempo di cucinare, o semplicemente chi vuole concedersi una serata diversa, deve solo alzare la cornetta e avvertirli con qualche giorno di anticipo. Al il resto pensano loro.

Quella della ristorazione a domicilio è un’attività nata in Inghilterra e arrivata in Italia solo qualche anno fa, ma i due cattolichini hanno deciso di farla subito propria. «Siamo agli inizi e per ora le cose vanno bene. In futuro speriamo di allargarci, cominciando dai prossimi mesi, quando cercheremo di sfruttare il periodo di comunioni e cresime». I due cuochi infatti servono pranzi o cene anche fino ad un massimo di cento persone. Carne, pesce o buffet, i menù (si possono leggere sul sito www.chefout.com) vanno mediamente dai 30 ai 45 euro a persona in base alle singole scelte. «Il cuoco a domicilio — spiegano — si occupa proprio di tutto. Il giorno della cena ci presentiamo con la spesa fatta e ci mettiamo all’opera». E ai padroni di casa non resta che sedersi comodi a tavola e farsi servire.

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