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Nel villaggio globale dei nuovi ritmi

Notizia pubblicata il 14 febbraio 2009



Categoria notizia : Musica


PERSONALITÀ magnetiche, sensibili, onnivore, aperte. Musica colta che non esclude la libertà ritmica, la fantasia, le emozioni affidate ad ogni singola nota: Crossroads 2009 scandaglia l’universo afro-euro-jazz diventando villaggio globale che partendo dalle radici affronta in modo più maturo il confronto con la modernità, tra forme neotradizionali ed espressioni più marcatamente pop. Sono le indicazioni di questa decima edizione organizzata da Jazz Network e dall’assessorato alla cultura della Regione Emilia Romagna, il cui contributo per la cultura, come ha confermato l’assessore Ronchi, lieviterà di un milione di euro fino al 2011.

UN FESTIVAL che dal 25 febbraio al 23 maggio propone in venti tra città e piccoli centri oltre quaranta appuntamenti col jazz nazionale e internazionale. Con superbe elaborazioni di vocalità jazz interpretate principalmente da artiste italiane.

Com’ è Roberta Gambarini, che pure seduce soprattutto le folle americane (all’Asioli di Correggio il 9 aprile), Ada Montellanico (Dozza, 4 aprile), Maria Pia De Vito (con Huw Warren il 5 aprile a Dozza e in trio il 9 all’Asioli di Correggio nella serata del quartetto della Gambarini), Barbara Casini (con Bosso il 7 maggio a Fiorano), Luisa Cottifogli (“Quintorigo play Mingus”, l’1 aprile al Comunale di Ravenna), Carla Marcotulli (14 e 15 aprile al Rasi di Ravenna), Cristina Renzetti (Jacaré, a Massa Lombarda il 21 marzo).

Un cartellone che accoglie nomi e band di richiamo planetario, come il quartetto di McCoy Tyner, che iniziò con Coltrane divenendo poi una delle figure centrali della storia del jazz moderno (Correggio, Teatro Asioli, 17 marzo), o Ron Carter, che proviene dalla corte di Miles Davis cui dedicherà il suo concerto in quartetto (Correggio, 3 aprile).

O l’altro davisiano Al Foster (Cesenatico, 17 aprile). O l’astro della tromba Roy Hargrove (nella foto sotto), a Imola in quintetto (Teatro dell’Osservanza, 7 aprile). Le luci si accendono il 25 febbraio al Teatro Fabrizio De André di Casalgrande con un quintetto guidato da Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso e Rita Marcotulli, che proporrà il “Tributo a De André”. Francesco Cafiso, star del momento, guiderà l’Italian Jazz Quartet a Casalgrande il 5 marzo. E ancora: il quartetto di Karrin Allyson (Massa Lombarda, Sala del Carmine, l’8); il quintetto del trombettista Jack Walrath (Casalgrande, il 12); il quartetto di Lynne Arriale con Randy Brecker (Imola, il 25); l’elaborazione monkiana del BBG Trio (Modena, Baluardo della Cittadella, il 31).

IN APRILE il quintetto “I Visionari” di Stefano Bollani, si esibirà a Russi (Teatro Comunale, l’8 aprile); Enrico Pieranunzi e Rosario Giuliani renderanno omaggio a Monk (Russi, il 18 aprile). Due le produzioni originali a Correggio: la Unknown Rebel Band diretta da Giovanni Guidi sbarcherà (il 22) e Danilo Rea Trio con l’O.R.E.R. (il 29). Tra gli happening di maggio l’omaggio a Don Cherry di Fabrizio Bosso, Géraldine Laurent (seducente sax alto), Henri Texier e Aldo Romano (Santarcangelo, Teatro Supercinema, il 2); e il trio della pianista afro-americana Geri Allen (Correggio, il 9). Per la chiusura del festival, Riccardo Brazzale dirigerà la Lydian Sound Orchestra (Imola, il 23).

Info Jazz Network, tel. 0544 405666 / 408030, fax 0544 405656

e-mail: ejn@ejn.it; www.crossroads-it.org; www.erjn.it

foto by http://flickr.com/photos/passetti/