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Scienza e umanesimo: due saperi a braccetto. Domenica torna Cronobie

Notizia pubblicata il 19 novembre 2008



Categoria notizia : Cultura


LA SCIENZA va a scuola dove, a quanto pare, è assai meno popolare del sapere umanistico. Basta un dato: nella media dell’obbligo la materia ‘osservazioni scientifiche’ entrò solo nel 1962, con la legge 1859.

Scriveva proprio allora il fisico britannico Charles Percy Snow, in un saggio famoso, ‘Le due culture’: «E’ strano che sia stato assimilato dall’arte del ventesimo secolo così poco dell’a scienza del ventesimo secolo... questa frattura culturale non è solo un fenomeno inglese, ma si estende a tutto il mondo occidentale. C’è una sola via per uscire da questa situazione; e naturalmente passa attraverso un ripensamento del nostro sistema educativo».
L’EDIZIONE 2008 di ‘Cronobie’, la rassegna di incontri scientifici organizzati dal Comune — da venerdì a domenica in Sala Borsa — nasce con questo scopo, chiudere la frattura tra scienza e umanesimo, portando la scienza alle scuole e le scuole alla scienza: 7 istituti superiori (Crescenzi, Pacinotti, Aldini Valeriani, San Luigi, Righi, Galvani, Copernico) hanno lavorato un anno con i loro insegnanti e sotto la guida del professor Pietro Greco su energia, ambiente e il rapporto scienza-società. E presenteranno le loro ricerche (sempre alle 17) al pubblico e a un gruppo di specialisti, impegnati in mattinata in dibattiti tra loro: tra gli altri, il chimico Vittorio Balzani, l’ex presidente dell’Enel Chicco Testa, il ginecologo Carlo Flamigni, l’ingegner Gianni Silvestrini, che sa tutto di fonti energetiche rinnovabili, la sociologa Federica Manzoli. Ma nessuno perda, sabato, il più grande, l’85enne Paolo Rossi, filosofo e storico della scienza. Parlerà alle 11,30 e nel pomeriggio converserà con i ragazzi. Una goduria. c. su.

foto by http://www.flickr.com/photos/ramella