‘Spesa cara? Non con le nostre offerte’. Coop Adriatica contesta i dati del ‘Sole-24 Ore’: 'Qui c’è convenienza'
Notizia pubblicata il 06 maggio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
CHIAMATA in causa dalle associazioni di categoria, la grande distribuzione dice la sua sull’indagine del Sole 24 ore che ‘incorona’ Ravenna tra le città più care in Italia in cui fare la spesa.
«Venti prodotti non possono misurare la convenienza di una città» sottolinea Coop Adriatica. «In località come Ravenna e Rimini e, in generale, in Romagna — prosegue — esiste una fortissima concorrenza tra insegne. In quest’area Coop Adriatica detiene quote di mercato minoritarie, anche inferiori al 10 per cento in alcune città, e si confronta ogni giorno con le maggiori catene distributive nazionali, da Conad a Lidl, da Famila a Eurospin. Anche per questo c’è una notevole competizione al ribasso sui prezzi per ‘conquistare’ la clientela, ed è molto forte l’incidenza delle promozioni, non rilevate dall’indagine del Sole 24 Ore. Affermare che i prezzi di supermercati e ipermercati non siano competitivi o convenienti è infondato, e lo si può constatare facendo la spesa».
A QUESTE riflessioni Coop Adriatica ne aggiunge un’altra: «I prezzi di 20 prodotti generici non possono rappresentare in modo attendibile il livello generale dei prezzi degli alimenti di una città». L’inchiesta infatti prendeva in esame un paniere che comprendeva pane, latte, pasta, olio, riso, pelati, parmigiano reggiano, carne fresca di bovino adulto, burro, prosciutto cotto, acqua, caffé tostato, biscotti frollini, yogurt, uova, tonno all’olio d’oliva, piselli surgelati, spinaci surgelati, zucchero, tavoletta di cioccolato.
PAOLO Bentivoglio, direttore dell’Ipercoop assicura che i prezzi sono convenienti: «Nell’ultimo anno se non sono calati, di sicuro non sono aumentati». In particolare parla poi di prezzi a scaffale ragionevoli e anche di un aumento della sensibilità nei confronti delle offerte in questo momento di crisi. «Non è vero che non ci sia concorrenza — dice — e non vengono assolutamente concordati ‘cartelli’ sui prezzi». E conclude con un riferimento al dato secondo cui, nell’indagine del quotidiano di Confindustria, Napoli risulterebbe la città italiana nella quale è più conveniente fare la spesa: «Nord e Sud del Paese — sottolinea — presentano più d’una diversità, a cominciare dai redditi».
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