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Università , impara l'arte e buttati sul mercato

Notizia pubblicata il 20 settembre 2007



Categoria notizia : Cultura


HA RISCOSSO un consenso inaspettato, con più di cento domande d'iscrizione per soli 15 posti, il corso organizzato dalla Facoltà  di Lingue e letterature straniere 'Il mercato dell'arte Management della cultura', finanziato dalla Provincia di Pesaro e Urbino.

 Le finalità  del corso sono chiare: dare la possibilità  a diplomati e laureati di apprendere conoscenze teoriche e pratiche per operare nel settore dei beni artistici e storici, ma in quei campi che forse non ricevono la giusta attenzione dai piani di studio delle facoltà .

Si delineeranno così figure quali progettisti ed organizzatori di eventi culturali, di mostre temporanee, gestori di musei, battitori d'aste.

Sono previsti stage nelle principali case d'asta italiana, tra cui probabilmente anche Sotheby's, Christie's, Dorotheum, Finarte-Semenzato, Porro Art & Consulting, Farsetti, San Marco, Meeting Art, Pandolfini.

Le lezioni sono già  iniziate e stanno ottenendo consensi anche dagli stessi studenti: "Una regione come le Marche che lavora tanto sulla cultura e sull'arte ha fondamentale bisogno di professionisti, quelli che noi contribuiremo a formare", ha esordito Maria Cristina Cecchini, coordinatrice del corso.

Questi professionisti non rimarranno chiusi nelle aule universitarie, ma con grande probabilità  riusciranno a trovare la giusta collocazione in quello che viene definito il 'mercato dell'arte', che a livello mondiale ha fatturato 5,5 miliardi di euro nell'anno 2006, con 9.200 aste realizzate e 400mila opere d'arte battute.

PER QUESTO é indispensabile pensare al settore anche come ad un probabile sbocco lavorativo per i giovani, cosa che non é sfuggita all'amministrazione provinciale, che sostiene il corso con finanziamenti del Fondo sociale europeo: "La scelta di partecipare a questo corso - é stato l'incoraggiamento dell'assessore provinciale Massimo Galuzzi - potrebbe risultare molto proficua per tanti ragazzi".

Il corso é nato dall'intuizione del preside della facoltà  di Lingue, Stefano Pivato, che ha capito la necessità  di colmare il vuoto esistente in alcune materie specifiche.

A valorizzare il piano di studi, anche incontri con direttori di musei, responsabili di case d'asta e di fondazioni: "La loro testimonianza sarà  importante - ha concluso Pierluigi Masini, vice direttore de Il Resto del Carlino e docente all'interno del corso -: per quanto il mercato dell'arte sia un mercato economico vero e proprio, é essenziale tuttavia che gli studenti non perdano mai il loro rapporto emozionale con le opere d'arte".

foto by Loeffle