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L'ultimo miracolo dei maghi della laparoscopia

Notizia pubblicata il 28 settembre 2007



Categoria notizia : Musica


  SAN GIOVANNI per due giorni sarà  la capitale della chirurgia ginecologica.

Gli occhi di centinaia di studenti di tutta Italia saranno puntati sulle mani dei migliori specialisti che operano in laparoscopia (la tecnica chirurgica mini invasiva), oggi e domanio nel Granaio dei Malatesta.

E' qui che si tiene infatti il "First International Course on Advanced Laparoscopy: Treatment and Overtreatment", un corso formativo all'avanguardia anche per la tecnologia utilizzata: una serie di sale operatorie collegate on line renderanno partecipi degli interventi che verranno effettuati le nuove leve della chirurgia, per una volta sedute di fronte al loro computer.

Gli obiettivi sono due, spiega Carlo Bulletti (foto), responsabile del convegno e Direttore Fisiopatologia della Riproduzione Asl di Rimini ed Università 
di Bologna-Ospedale Cervesi di Cattolica.

Il primo, di carattere tecnologico, "é quello di permettere agli studenti in medicina o di laurea infermieristica di assistere ad interventi chirurgici attraverso internet, grazie alla semplice dotazione di username e password.

IL CORSO si terrà  infatti mediante trasmissione su banda larga, aprendo così nei fatti una nuova modalità  formativa per milioni di studenti in un campo, come quello medico, dove la visione diretta e continuativa di tecniche chirurgiche é fondamentale per la formazione.

Agli studenti viene così offerta la possibilità  di non dovere viaggiare da sale operatorie spesso off limits (le sale operatorie non sono accessibili a moltitudini di persone) o frequentare corsi costosissimi, bensì di vedere i migliori chirurghi con un semplice collegamento internet".

Altro fine del convegno, "sensibilizzare il mondo della sanità  e le istituzioni ad un problema globale: quello della mancanza di controllo sui risultati. I controlli di gestione in sanità  sono focalizzati esclusivamente sul numero di interventi che svolge un determinato team, i costi che assorbe con il proprio lavoro, la tipologia di interventi, i dati di importazione da altre aree e quelli di esportazione.

Non esiste alcun centro direzionale -continua Bulletti -che abbia dati sul decorso post operatorio che osservi in sostanza cosa avvenga dopo l'intervento. La chiave per valutare l'effettivo lavoro del team".

Secondo il medico cattolichino, per ovviare a questa mancanza é necessario che la classe medica prenda opportuni provvedimenti attraverso, ad esempio, 'peer-review' sulle attività  chirurgiche continue e certificate.

LA MANCANZA di controlli interni potrebbe portare in breve a controlli esterni e leggi punitive.

"Uno dei problemi più sentiti che originano da questa carenza é quello dell'overtreatment, o l'aumento di interventi non necessari. Siamo sicuri che tutte le operazioni ginecologiche siano strettamente necessarie? Un modo per valutarlo é un'osservazione continua dell'attività  svolta dai chirurghi, che non si deve fermare all'interno delle sale operatorie ma proseguire fin dentro le case dei pazienti"