La vela che mette le ali

CI SONO PERSONE che non si arrendono, persone che credono che la diversità non esista, che la speranza possa arrivare dove la ragione ha smesso di crederci.

I ragazzi dell’associazione sportiva per disabili Puravida hanno dato vita da qualche settimana ad un corso di vela per imbarcazione 2.4 open per ragazzi disabili presso la Marina srl di Cattolica, la nuovissima darsena a mare da 140 posti barca.
UN’INIZIATIVA che sta riscuotendo successo e sta coinvolgendo con successo molti ragazzi disabili della provincia di Rimini che si sono sentiti nuovamente al centro di un progetto di vita e si stanno rimettendo in gioco nonostante le loro tante difficoltà, psicologiche e motorie.
«PER NOI È IMPORTANTE avere il sostegno di tutti - conferma Emanuele «Meme» Pagnini, para-atleta e responsabile Asd Puravida- spesso però non è facile, i media ci sottovalutano. Invece attorno a questa iniziativa ci sono tante persone che si danno da fare e credono in un mondo migliore, capace di aiutare e dare fiducia a chi magari ha perso la propria consapevolezza di potercela fare. Noi ci crediamo in questo progetto così come nel campionato nazionale 2.4 open allestito a metà giugno e che ha visto la collaborazione di tante realtà come lo Yatch Club Marina di Cattolica, la Capitaneria di porto di Cattolica e Gabicce e l’amministrazione comunale. In quell’occasione atleti normodotati e disabili si sono confrontati e sfidati a bordo delle medesime imbarcazioni a vela. E’ stata una sensazione incredibile».
ORA LA SCUOLA vela darà nuove possibilità anche nel campo della ricerca. Un istruttore a bordo della sua imbarcazione segue ed istruisce l’allievo disabile a bordo di un’altra imbarcazione attrezzata per la disabilità. «Proprio le attrezzature specialistiche sono lo scoglio peggiore da superare per chi vuol fare sport tra disabili- conferma Meme Pagnini- e noi come associazione miriamo ad abbassare questi costi».

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