Alcol confcommercio in trincea. No al calice amaro
Notizia pubblicata il 10 giugno 2008
Categoria notizia : Turismo
LA 'LOBBY della notte' corre ai ripari. Di fronte alla proposta del sottosegretario Carlo Giovanardi, ovvero estendere il divieto della vendita di alcolici dopo le 2 a tutti i locali, si stanno mobilitando Confcommercio e Fipe di Rimini.
Preoccupate, le due associazioni di categoria, che l'ex ministro riesca a portare al voto della Camera e del Senato la nuova proposta di legge, che «riteniamo assolutamente inutile per la sicurezza e fortemente dannosa per il turismo della Riviera».Â
Il sottosegretario, da sempre in prima linea per la sicurezza, é fermamente convinto che i «171 morti in meno nei primi 5 mesi di applicazione della nuova legge approvata a ottobre» siano la dimostrazione che vietare la vendita di alcolici dopo le 2 funziona. Per questo, ha ribadito Giovanardi anche qualche giorno fa, é assolutamente necessario fare in modo ora che il divieto valga per tutti i pubblici esercizi.
Non la pensano affatto così le categorie e gli
operatori della Riviera, che temono
effetti devastanti da un ulteriore inasprimento del divieto. «Abbiamo già chiesto e ottenuto dall'on. Sergio Pizzolante e dal consigliere regionale del Pdl, Marco Lombardi - annunciano Ennio Sanese e Gaetano Callà ,
presidenti rispettivamente di Confcommercio e Fipe - la loro disponibilità a organizzare immediatamente un incontro col ministero competente, affinchè siano individuate le soluzioni realmente efficaci e idonee a rendere le nostre strade più sicure...».
Perchè il 'coprifuoco' sull'alcol, in realtà , «non ha portato alcun vantaggio. Ha solo favorito la vendita di alcolici da parte di attività abusive, incrementando il consumo stesso di alcol. Se gli incidenti sono diminuiti - sostengono la Confcommercio e la Fipe - il merito va attribuito solo ai maggiori controlli». Ne é convinto pure l'assessore alla Sicurezza di Rimini, Roberto Biagini, che come il vice sindaco Melucci, non ha mai nascosto la contrarietà alla legge.
« E ora estendere il divieto di vendita degli alcolici non solo alle discoteche, ma anche ai bar e ai pub, é pura follia pura. Così come é incomprensibile che le forze dell'ordine dopo le 2 di notte vadano nei locali per vedere se servono alcolici o meno... I vigili e le altre forze dell'ordine devono stare sulla strada, a controllare e prevenire gli incidenti». Intanto continua a stare sulle spine il locale della zona porto di Rimini, 'beccato' dieci giorni fa a servire birra dopo le 2. «Ma non saremo sicuramente noi a punirlo - assicura Biagini - ogni provvedimento in questo senso tocca alla prefettura».
(foto di http://www.flickr.com/photos/foncu)