
Convention Bureau di San Marino: una nuova realtà
Notizia pubblicata il 26 maggio 2010
Categoria notizia : Turismo
Nato quest’anno come società per azioni, rappresenta una visione congiunta fra pubblico e privato. L’obbiettivo è quello di portare sul mercato turistico San Marino come sede di congressi, eventi scientifici e culturali,
oltre a meeting internazionali
Il Convention Bureau, costituitosi come società di diritto privato nel 2009, ha iniziato a muovere i primi passi dal 1 gennaio 2010. Questo per legge è una società per azioni partecipata dallo stato al 51% e da soci privati al 49%; rappresenta una visione congiunta pubblico- privato che vuole, in maniera innovativa, porre sul mercato turistico San Marino come sede di congressi, eventi scientifici e culturali, meeting internazionali. Ci si è dunque dotati di uno strumento, il Convention Bureau, internazionalmente riconosciuto come il mezzo più accreditato per attuare una politica di promozione del proprio territorio. In particolare la partecipazione qualificata del 49% da parte della realtà private di San Marino costituita dalle 3 associazioni di categoria USOT, USC e OSLA, dalla Camera di Commercio e dai maggiori operatori del settore turistico del Paese, conferisce al Convention Bureau un contenuto ed un significato politico innovativo.
Il Convention Bureau di fatto si accredita come naturale e corretta sede di confronto e laboratorio di idee e proposte a tutto campo, tra gli interessi pubblici e privati. In questo momento storico San Marino sta vivendo
una difficile situazione economico – finanziaria. Inserito in questo contesto contingente, il Convention Bureau introduce una grande innovazione e una visione del futuro in campo turistico: quello di avere l’obbiettivo
ambizioso di inventare gradualmente una nuova economia turistica basata sulla promozione di eventi sul proprio territorio, affiancando e cercando di sostituire l’attuale turismo del “mordi e fuggi”.
Questo nuovo obbiettivo impone simultaneamente anche quello di riqualificare le strutture di accoglienza e ricettive, sia in termini quantitativi che qualitativi, e le infrastrutture pubbliche. È chiaro quindi che le attività di ricerca di eventi devono correre parallele alle attività di adeguamento e riqualificazione del territorio, in modo particolare delle strutture ricettive, perché sarebbe uno sforzo effimero quello di ricercare eventi e non essere
in grado di poterli ospitare al meglio sul proprio territorio; nella fase di promozione è facile infatti suscitare nella mente dei potenziali visitatori ed ospiti grosse aspettative perché, come già si sta constatando anche
in queste prime fasi di attività, San Marino riscuote notevole interesse per le sue tradizioni storiche e culturali.
Solo così infatti la scelta ambiziosa di inventare un nuovo modo di fare turismo sarà sostenibile e fornirà all’intero Paese una nuova coscienza basata sulla rivalutazione della propria Storia e del proprio territorio;
in tal senso questa scelta di dare via ad un Convention Bureau si presenta per San Marino come una nuova opportunità da non perdere che deve essere perseguita con convinzione, lavorando fin da subito con impegno
per cominciare a cogliere frutti destinati a maturare anche a medio lungo termine.