
l calice amaro dei locali, E' finita la movida;Chi può dar da bere dopo le 2 e chi no?
Notizia pubblicata il 04 ottobre 2007
Categoria notizia : Turismo
CHISSà€ QUANTE bottiglie di champagne resteranno chiuse in frigo... E di rum, vodka, gin, Bacardi.
Ci sarà ben poco da brindare questo fine settimana nelle discoteche e nei discobar della Riviera, il primo da quando il Senato ha approvato il nuovo provvedimento che vieta la vendita di alcolici dopo le due di notte.
Un provvedimento che, con il sì di palazzo Madama, "é già legge, e quindi - avvertono le associazioni di categoria - , a meno di sorprese, entrerà in vigore già da questo fine settimana".
E INFATTI ieri i telefoni delle categorie per tutta la giornata, sono stati letteralmente presi d'assalto da centinaia di gestori dei pubblici esercizi riminesi, che hanno chiesto informazioni e chiarimenti sulla nuova legge.
"Sono tutti molto preoccupati, tanto i titolari delle discoteche quanto quelli di altri esercizi - conferma Ennio Sanese, il presidente di Confcommercio - perchè il provvedimento su questo punto non é per niente chiaro".
Non si capisce se la legge, riferendosi ai locali che dovranno rispettare il divieto, "intenda solo le discoteche e tutti gli altri locali che hanno la licenza di tipo C, oppure se la restrizione riguarda anche quei locali che fanno intrattenimento (e dunque pagano regolarmente la Siae, ndr) con concerti, spettacoli, deejay set".
LA PREOCCUPAZIONE é fortissima, e non solo da parte del Silb (il Sindacato italiano dei locali da ballo) e della Confcommercio, ma anche di Confesercenti e di Cna. "La nuova legge - attacca la Cna di Rimini in una nota - non farà diminuire di certo il numero dei morti per incidenti stradali.
E' stato fatto poco per intervenire sulle strade, mentre la nuova legge finirà solo per danneggiare le imprese".
A livello nazionale, é stata stimata una diminuzione dei consumi pari a 2,5 miliardi di euro, con la conseguente perdita di 50mila posti di lavoro.
Consumi peraltro che, secondo i principali rappresentanti di liquori e alcolici nel Riminese, "sono in costante calo già da diversi anni. E in generale oggi si beve molto meno rispetto a 5 o 10 anni fa. Il consumo si é drasticamente ridotto, quasi della metà , anche se é vero che é sempre più concentrato nei weekend, e nelle ore serali". Ma anche nei locali riminesi, in media, "i consumi di alcolici sono nettamente diminuiti".
INTANTO però il decreto é diventato legge, e a Rimini i gestori delle discoteche (e non solo) si sentono "traditi" dalla direzione nazionale del Silb, rea di non aver saputo difendere la Riviera al tavolo con il governo. E c'é chi promette azioni eclatanti. "Se non viene subito modificata la legge, siamo pronti a chiudere i locali - dichiarano alcuni soci del Silb - .
D'altronde, che senso ha stare aperti, quando dalle 2 di notte non puoi più servire alcolici?". Dal Rose and Crown Richard Di Angelo rilancia: "Questo metterà fine alla movida riminese, ai tanti locali che si propongono con eventi e animazioni. Ci limiteremo a vendere birra e cocktail, come dei semplicissimi bar!".
foto by Adrian Deejay