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I pescatori si ribellano i controlli sono esagerati

Notizia pubblicata il 03 novembre 2010



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Sono in tanti i pescatori che si sono rivolti agli avvocati Saverio bartolomei e Cristian Brighi, dopo aver ricevuto decreti di condanna con ‘tolleranza zero’. Gli operatori dei prodotti ittici spiegano di aver subito decreti penali di condanna ingiusti dalla polizia marittima.

Un commerciante è stato condannato a pagare una multa di 750 euro, perché in un sacco di 10 chili sono state trovate alcune vongoline ed ha deciso di opporsi alla decisione del giudice. Stesso discorso per un armatore della marineria riminese che è stato condannato a pagare un’ammenda di 1500 euro per aver pescato una manciata di minuscoli molluschi su 410 chili di vongole controllate dalla polizia marittima. L’armatore ha spiegato che nonostante vengono usate reti apposite per non ‘intrappolare’ il novellame, diventa impossibile selezionare qualche piccola vongola che finisce in mezzo al raccolto.

Il terzo caso riguarda un commerciante che è stato accusato di non aver conservato gli alimenti. La polizia lo ha ‘pescato’ mentre stava spostando da un frigorifero ad un altro una decina di chili di calamari congelati. Questo reato potrebbe essere multato fino a 30mila euro, ma i legali del commerciante chiedono la nomina di un perito che stabilisca i modi e tempi di spostamento del pesce congelato senza alterarne la qualità.

I ricorsi stanno aumentando a vista d’occhio, in merito alla tolleranza zero, i pescatori dichiarano: “Questo significa far morire la nostra pesca”.