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In 400 contro il razzismo organizzato dai sindacati dopo i fatti di Rosarno

Notizia pubblicata il 19 gennaio 2010



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Tanti i partecipanti al sit-in organizzato dai sindacati dopo i fatti di Rosarno In 400 contro il razzismo Alessandro Alberani (Cisl) mette in guardia sul capolarato

«Immigrati, non lasciateci soli con gli italiani»: così ieri un presidio organizzato dai sindacati in piazza del Nettuno ha voluto dire “no” al razzismo dopo le violenze di Rosarno. Il messaggio provocatorio si leggeva in uno striscione, esposto al sit-in che nel pomeriggio ha richiamato in piazza circa 400 persone.

Vi hanno partecipato più italiani che stranieri, con qualche bandiera di Cgil, Anpi, Arcigay, Legambiente, più alcuni consiglieri comunali (sospeso ad hoc un quarto d’ora il Consiglio), poi il sindaco Flavio Delbono e la presidente della Provincia, Beatrice Draghetti. L’iniziativa, organizzata da Cgil, Cisl, Uil con molte associazioni locali, è stata aperta da un minuto di silenzio in solidarietà con la popolazione di Haiti. «La parola d’ordine di questo presidio - ha detto Alessandro Alberani, segretario provinciale Cisl - è lanciare a tutta la città un’azione forte contro il razzismo e lo sfruttamento ma anche per politiche di legalità e accoglienza ».

Alberani cita anche il capolarato molto diffuso sotto le Due Torri. Per Cesare Melloni, suo omologo della Cgil, «non è possibile restare indifferenti rispetto a ciò che è avvenuto a Rosarno» perché «rappresenta in forme estreme ed esasperate ciò che avviene in una parte d’Italia e ciò che rischia di estendersi al resto del Paese». Poi ha annunciato che «il sindacato bolognese intende raccogliere il messaggio del sindacato calabro per una grande manifestazione nazionale a Riace».

Alla manifestazione ha partecipato idealmente la consigliera regionale Silvia Noè (Udc), che ha ricordato in una nota come l’Emi - lia-Romagna abbia una «lunga tradizione civile di accoglienza che non può venire meno», soprattutto ora che «si guarda allo straniero con sospetto», ma «di fronte alla violenza e al sopruso si punisca l’immigrato che si macchia di reati» insieme a «quanti abusano in malafede di personale straniero».

Per il 31 gennaio, dalle 10 alle 20, il Coordinamento dei migranti di Bologna ha poi organizzato la “Giornata senza permesso”.

Foto By http://www.flickr.com/photos/cau_napoli/