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Arte perturbante: Quattro conferenze dedicate a temi di psicoanalisi dell’arte

Notizia pubblicata il 29 settembre 2009



Categoria notizia : Cultura


L'arte diventa perturbante e sarà indagata in quattro conferenze dedicate ai temi della psicoanalisi, promosse dai Musei comunali di Rimini, organizzate in collaborazione con l'Intemational Association for Art and Psychology e con l'Associazione "Percorsi estra vaganti" e curate dalla psicologa riminese Rosita Lappi. Gli incontri, dal titolo "Arte perturbante", si terranno a partire da sabato, alle 17, nella Sala del Giudizio del Museo della Città.

Quattro conferenze dedicate a temi di psicoanalisi dell’arteIngresso LiberoPrimo appuntamento 3 ottobre 2009. ore 17,00 nella Sala del Giudiziocuratori: Rosita Lappiautori: Graziella Magherinipatrocini: promossa dalla Biblioteca Gambalunga e dai Musei comunali di Rimini, appuntamenti organizzati in collaborazione con l’International Association for Art and Psychology e conl’Associazione “Percorsi estra vaganti”MUSEO DELLA CITTA'Via Luigi Tonini 1 (47900)+39 054121482 "L'arte - afferma Rosita Lappi - ha un indubbio potere perturbante quando ci emoziona con la bellezza esecutiva, ma anche quando ci coinvolge provocando in noi reazioni di malessere. Il concetto di perturbante, ripreso dall' affascinante saggio di Freud, è inteso come l'affiorare di sensazioni e stati d'animo legati ad esperienze arcaiche, a nuclei di vissuti intimi, che rimangono aggregati in memorie inconsce fino al loro disvelamento, come può essere davanti ad un'opera d'arte.
L'artista ricerca e crea in forme estetiche mondi emozionali rappresentativi e densi di significati, in un dialogo continuo tra le necessità che lo spingono a fare arte, le caratteristiche dello strumento espressivo scelto e le esigenze inconsce della propria storia personale. Tra l'artista e l'osservatore dell' opera d'arte si sviluppa una forte componente interattiva fatta di sintonie intellettuali e partecipazione.
Il tema sarà affrontato da prospettive diverse quali la storia e la critica dell'arte, la semiotica, la psicolinguistica e la teoria psicoanalitica, attraverso ipotesi esplicative del funzionamento mentale e del modo in cui viene fruita l'arte".
La psichiatra, psicoanalista e prima studiosa della "sindrome di Stendhal" Graziella Magherini inaugurerà il ciclo degli incontri con una riflessione sui modi di fruizione dell'arte e sulle misteriose evenienze legate a questo incontro.
La seconda relazione, il 10 ottobre, riguarderà una ricerca condotta dallo psicoanalista e psicolinguista Giampaolo Sasso nei territori misteriosi da cui origina la poesia e i suoi sottotesti anagrammatici inconsci. Attraverso i giochi combinatori della mente che presiedono segretamente al nascere dei versi, si potrà avere un saggio della vertigine creativa del linguaggio e delle sue architetture sonore e semantiche.
Il 24 ottobre, con la terza relazione tenuta dallo ' studioso di psicologia dell' arte Stefano Ferrari, l'aspetto perturbante del 'Doppio' si confronterà con la produzione artistica dell'autoritratto, analizzandone i principali meccanismi psichici a partire dal controverso rapporto che ciascuno di noi intrattiene con la propria immagine e con il nucleo profondo da cui origina il senso più autentico della propria identità,
Spetterà infine al semiologo Paolo Fabbri, il 31 ottobre, il compito di concludere il ciclo di conferenze con le sue riflessioni sul perturbante erotico dell'arte, che ha segnato in modo incisivo la ricerca di ogni cultura estetica, in tutta l'evoluzione della storia dell'arte, tra forme e linguaggi, rappresentazione e idealizzazione del corpo nudo, della bellezza, del desiderio erotico.
L'arte così intesa è dunque un linguaggio universale che parla ad ogni singola persona di qualcosa di profondo e sconosciuto che le appartiene e con cui può, attraverso l'opera, prendere contatto. Gli incontri sono a ingresso gratuito,