Turismo Ravenna: 'Bisogna investire nei collegamenti e nell’accoglienza'
Notizia pubblicata il 29 novembre 2008
Categoria notizia : Turismo
NON CI stanno a piangersi addosso. Certo sono preoccupati per gli effetti della crisi sulle imprese associate. Ma sono anche coinvinti che il settore turistico, costituito a Ravenna da piccole aziende e piccoli alberghi, abbia le caratteristiche per adottare più rapidamente le contromisure necessarie.
«Sono proprio questi i periodi in cui possono nascere nuovi business o le innovazioni per il futuro». Filippo Donati, presidente di Asshotel, e Gianluca Gasperoni, presidente di Confesercenti, dopo aver incontrato la base associativa, indicano le azioni virtuose ad adottare con il concorso dei poteri pubblici.
IL PUNTO di forza indiscusso del sistema Ravenna è la sua cultura dell’ospitalità. «Ma occorre coltivarla. Serve un grande progetto di formazione che coinvolga Comune, Provincia, associazioni di categoria per elevare — sottolineano Donati e Gasperoni — la capacità di risposta verso un turista sempre più evoluto sul fronte di accoglienza, lingue, storia locale, certificazione e qualità ambientale». Al tempo stesso occorre fare in modo che la presenza del commercio indipendente e dei piccoli commercianti locali «possa resistere alla tendenza omologatrice delle vie dello shopping in Italia, per intercettare quella voglia di autenticità che rimane in una fetta ampia» dei visitatori delle città d’arte. In tema di animazione e di orari, le due associazioni registrano importanti progressi, resi possibili soprattutto grazie a una classe imprenditoriale giovane. Si può tuttavia migliorare, ad esempio comunicando per tempo e programmando insieme eventi e aperture straordinarie.
IL TASTO dolente è quello delle risorse pubbliche, sempre più esigue, destinate al turismo. «Occorre ancor più che in passato spenderle bene e in modo mirato». Inoltre Ravenna sconta una debolezza strutturale nei collegamenti «che devono essere più frequenti e rapidi». Ma è decisiva anche la sinergia tra tutti i soggetti che interagiscono sul turismo d’arte. Un fronte al quale va riservata infine la massima attenzione è quello della promozione e commercializzazione che, sulla scia dell’esperienza tracciata dal consorzio Ravenna incoming, «ha visto nuove iniziative e migliori sinergie».
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