Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

New article

Notizia pubblicata il 17 aprile 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


SPALMATA su due giornate (22 e 23 aprile) la contestata «adozione» del nuovo Psc, Piano strutturale di Bellaria Igea Marina.

La conferenza dei capigruppo ha deciso così di mettere una pezza a un incidente tecnico, che aveva messo in dubbio la validità della convocazione (non tutto il materiale era a disposizione dei consilieri di minoranza nei luoghi dovuti, come prescritto dalle normative).
Sarà la seconda adozione pesante («inopportuna, a soli due mesi dalle elezioni», secondo l’opposizione) compiuta dalla giunta del sindaco Gianni Scenna.
La prima adozione ha riguardato il nuovo Piano colonie, firmato dall’architetto riminese Marco Zavoli, avvenuta mercoledì 8 aprile.
«Si è trattato di un atto amministrativo importante — attacca l’assessore Antonio Bernardi — per la città. Anzitutto, è rimasta inalterata la capacità edificatoria complessiva delle 23 colonie in questione. Nessun metro in più di cubatura. Ma - cosa molto importante - sono state eliminate tutte le disparità tra le differenti situazioni e le varie proprietà».
Ovvero?
«Prima c’era una situazione — continua Bernardi — a macchia di leopardo, con alcune proprietà che potevano realizzare di più, altre di meno. Oggi tutto quanto è stato spalmato in maniera omogenea. Ridefinendo, in collaborazione coi tecnici, le rispettivi schede urbanistiche, per agevolare l’effettiva realizzazione degli interventi».
Quali le linee guida del nuovo piano?
«Il primo obiettivo — spiega Bernardi — è quello di spostare tutte le strutture dalla spiaggia, a mare del lungomare Pinzon».
In questo caso cosa succede?
«Chi si sposta lascia l’11% di cubatura in loco, e qui - attendendo il futuro piano spiaggia - si potranno realizzare chioschi bar o ristorantini, come altrove sulla riviera. Il restante 89% si sposta a monte della ferrovia. Potendo realizzare interamente residenziale abitativo. In caso invece venisse spostato a mare della ferrovia, ma a monte del lungomare, la percentuale di residenziale scende al 40%». «Per le altre colonie — prosegue l’assessore — se riqualificano in loco possono realizzare un 70% di residenziale turistico, un 10% di commerciale, un 20% di residenziale puro».

Il vecchio Piano colonie era decaduto nel 2007. Trenta giorni di affisione all’albo scadono il 7 maggio. Poi la fase delle osservazioni e «palla» alla nuova giunta.

foto by http://www.flickr.com/photos/photostar/