Il ‘pampapato blues’ di Nick The Nightfly. Il cantante improvvisa un omaggio a Ferrara e agli oltre 700 spettatori del Nuovo
Notizia pubblicata il 20 aprile 2009
Categoria notizia : Musica
SONO LE 23.10 di sabato quando Nick The Nightfly, anche a nome della sua Monte Carlo Nights Orchestra diretta da Gabriele Comeglio, tenta di congedarsi dal pubblico del Teatro Nuovo.
«Grazie Ferrara, buona vita» grida il deejay-cantante-autore-conduttore e chi più ne ha più ne metta alle oltre 700 persone che hanno riscaldato con entusiasmo e partecipazione il primo concerto al Teatro Nuovo dopo il restauro. Gli oltre 700 non sanno che il bello (anche se l’ora di musica che hanno appena vissuto — da Frank Sinatra a Ray Charles, dai Beatles ai brani del recente cd ‘The devil’ — è stata a grandi livelli) deve ancora venire. Tre bis che da soli valgono lo show, in un crescendo che da un duetto di Nick The NightFly con St. Clair passa a un blues con il testo cantato improvvisato in cui Nick (cosa rarissima) alle sillabe sostituisce una parola con un senso: pampapato. Il suo omaggio a Ferrara, «città magnifica, che mi ricorda tanto Edimburgo, la mia terra d’adozione». Il gran finale è con ‘Moondance’. E di Bublè nessuno sente la mancanza.
«Lunga vita a voi e a questo splendido teatro». Questa volta il congedo è definitivo, ma solo dal palco perché il protagonista della serata, per la gioia di pubblico e organizzatori — Alberto Vecchiattini e Enrico Giornali del b-side, con la direzione artistica dell’Associazione SoundFE e la collaborazione di nuFlava aps di Bologna che con la serata hanno dato un aiuto all’Abruzzo — appare all’aftershow che segue il concerto, prima confondendosi tra i partecipanti al party, poi facendosi calamitare dalla consolle, divisa con Dado Funky Poetz.
Chi vuole qualche perla di questo bel sabato, stasera accenda Radio Monte Carlo alle 22. «Parlerò di questo concerto e di Ferrara» è stata una delle due promesse di Nick The Nightfly. L’altra? Che tornerà.
foto by http://www.flickr.com/photos/jasethebass