Un'ombra metal sul Parco Nord di Bologna.Da domani la kermesse musicale
Notizia pubblicata il 26 giugno 2008
Categoria notizia : Musica
UN'OMBRA si allunga sul Gods of Metal programmato da domani a domenica al Parco Nord. E' quella di Eddie The Head, orrorifica mascotte degli Iron Maiden partorita dalla matita di Derek Riggs.
Il gruppo del bassista Steve Harris é infatti il regalo più grosso di un'edizione che restituisce alla città il ruolo di crocevia dell'heavy italiano. In tutto tre giorni, ventotto band, trentasei ore di musica per un pubblico stimato attorno agli ottantamila fans. «Lo scorso inverno abbiamo collezionato due sold-out al DutchForum di Milano in un clima di euforia che ci attendiamo di ritrovare al Parco Nord - anticipa lo stesso Harris-. Frattanto, però, é uscito il dvd del tour Live After Death e questo ci ha spinto mettere in pista uno show completamente nuovo rispetto a quello del Matter of Life and Death Tour».
PRIMA GIORNATA. In scena domani, i Maiden sono gli headliners di una maratona senza respiro al via a mezzogiorno con i Kingcrow, per poi proseguire con Black Tide, con Lauren Harris (grintosa figlia dello stesso Steve) ed Airbourne. A seguire i violoncelli dei finlandesi Apocalyptica, l'hard-rock anni Settanta degli australiani Rose Tattoo e gli Avenged Sevenfold, la band di Matthew Shadows attesa al varco dopo la virata dal metal-core dei primi album all'hard'n'heavy degli ultimi. Alle 21.15 gli Iron Maiden, nel bel pieno di un tour planetario concepito sul recupero degli umori e delle scenografie egizie di Live after death, uno dei loro tour (ed album dal vivo) più famosi datato 1985.
SECONDA GIORNATA. Sabato il "t op of the bill" del cartellone é riservato agli Slayer, campioni di quel trash metal che dal 1981 li mantiene tra i primatisti assoluti del genere. Il dvd live Still reigning dato alle stampe quattro anni fa e improntato, fra l'altro, sull'esecuzione integrale di Reign in blood si conclude lugubremente sotto una pioggia di sangue; c'é curiosità attorno a ciò che la band dei chitarristi Kerry King e Jeff Hanneman saprà inventarsi a Bologna.
Anche se il loro rapporto con l'Italia si é fatto delicato dopo che nel 2004 alcuni membri della setta " Le Bestie di Satana" dissero di aver ucciso suggestionati dal brano Kill again. Illazione che scatenò subito in Hanneman un durissima presa di distanze. Ma sabato la musica al Parco Nord comincerà già alle 10.45 con gli Oltrezona, seguiti dai Brain Dead, dagli Stormlord, dai Between the Buried and Me, dai Dillinger Escape Plan, dagli At the Gates e dai redivivi Testament. In programma pure i set degli inglesi Carcass e, soprattutto, dei Meshuggah che con le loro invenzioni e coi loro riff di chitarra dissonanti riescono a sfuggire a qualsiasi etichetta.
TERZA GIORNATA. Gran finale, domenica, nel segno dei Judas Priest, nuovamente al Gods of Metal dopo il concertone di quattro anni fa inserito in quel "Reunion Tour" seguito al ritorno in formazione del cantante Rob Halford. Rispetto ad allora in repertorio dovrebbero figurare canzoni dell'album Angel of retribution, uscito nel 2005, oltre a qualche assaggio della nuova fatica Nostradamus. Ma domenica é pure la giornata al Gods del "guitar hero" Jon Schaffer coi suoi Iced Earth. Band di grande richiamo che per un periodo (non proprio felicissimo) della sua vita si é avvalsa pure delle doti vocali di Tim Owens, ex cantante dei Judas Priest. Anche se ora il microfono é tornato nelle mani del ben più amato Matthew Barlow.
Ma Owens a Bologna ci sarà lo stesso; non con i Judas Priest, non con gli Iced Earth, ma assieme a Lars Johan Yngvie Lannerback, meglio conosciuto come Yngwie Malmsteen, una delle chitarre più talentuose del rock, divenuta un monumento grazie anche alla partecipazione con Joe Satriani e Steve Vai al celebratissimo "G3", summit di sei corde che ha segnato la storia del rock. Prima di loro altri cinque gruppi e un frate; vale a dire Sorrow, Nightmare, Infernal Poetry, Enslaved, Obituary, Morbid Angel e quel Fratello Metallo che tanto ha fatto parlare di sè nelle ultime settimane. Il metallaro col saio, 62 anni e un nuovo album in uscita (Misteri) canterà alle 11.45 di mattina, collocazione decisamente inadeguata per una star come lui. Ma il metal a Bologna é chitarre frementi ed amplificatori a palla, non gossip da settimanale patinato.
(foto di http://www.flickr.com/photos/charlie_cravero)