Marlene Kuntz, gli enigmi del pop. Il gruppo si esibira' all'arena del sole
Notizia pubblicata il 08 febbraio 2009
Categoria notizia : Musica
SENSAZIONI molto fisiche, con un rock livido e distorto incravattato dal pop d’autore, eppure oscuro o comunque elaborato, sonoramente ricco di sfaccettature. Uno è il settimo disco dei Marlene Kuntz (nella foto), un album di disequilibri, in cui si osa su tutto, a partire dalla voce, dal mezzo falsetto evocativo di Canto.
Ma il mondo “marleniano” è in movimento: è da poco uscito Best Of, prima raccolta ufficiale del gruppo, con cover riuscitissime, come Impressioni di settembre (Pfm), La libertà (Gaber) e Non gioco più (portata al successo da Mina). Brani più pop che rock, come Musa, luminosa ode che s’avvale del pianoforte di Paolo Conte. Il tour tocca domani alle 21 l’Arena del Sole, una delle sedici tappe teatrali: lo spartito è quello di un disco da ascoltare, necessario in tempi avari d’arte. Testi strambi, lirici, umbratili, intensi, sbalordenti firmati da Cristiano Godano (voce e chitarre), poeta che non vuole essere considerato tale, sul palco con Riccardo Tesio (chitarre), Luca Bergia (batteria), Luca Saporiti (basso) e Davide Arneodo (tastiere e violino). Queste sono le canzoni di domani. Da non perdere.
Che cosa le suggerisce, Godano, l’abbraccio dei fan in contesti così diversi da quelli consacrati al rock?
«Che c’è voglia di godersi i Marlene Kuntz da seduti».
Eppure quello che scrive è sempre ermetico: la rabbia ancora c’è, ma è ragionata. Marlene Kuntz in salsa pop, insomma.
«Non so che cosa sia il pop. Una parola che i rockettari idealisti e intransigenti usano in senso dispregiativo, come se l’assenza di una distorsione possa voler dire un cedimento o un ammiccamento. Anche i Beatles si iscrivono alla categoria pop e nel nostro manifesto programmatico non era scritto che non potessimo usare questa parola».
E’ di questi giorni la notizia del debutto degli Afterhours a Sanremo. Potrebbe essere un’idea…
«Forse c’è davvero bisogno di Sanremo per farsi conoscere. Comunque la popolarità la si raggiunge quando si accede a certi canali, altrimenti ti tagliano fuori. E ciascuno cerca quella che ritiene possa essere la via migliore. Sui media grossi ci vai solo se raggiungi il successo di massa».
Progetti futuri?
«Finito il tour nei teatri ci saranno i live nei templi dei rockettari. Poi inizieremo a fare un disco nuovo».
Domani alle 16.30 Marlene Kuntz incontrano il pubblico alla Feltrinelli di piazza Ravegnana. Introducono Enrico Brizzi e Gianluca Morozzi. Martedì, appuntamento supplementare: alle 21 nella struttura polivalente Le notti di Cabiria di Anzola (via Santi), Godano e Tesio portano in scena il reading Terrore. Happening per io narrante perduto in un immaginario claustrofobico.
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