Grignani: 'Le canzoni? Le scelga il pubblico'. Live martedi a Bologna

GIANLUCA è cresciuto, è un padre affettuoso e un marito innamorato. Gianluca è cresciuto come musicista e ha voglia di giocare, di sfidare se stesso, di vincere e convincere il proprio pubblico. Gianluca è Gianluca Grignani che si è scrollato di dosso l’etichetta di poeta maledetto, bello ma pieno di guai.

Oggi è un uomo che ha trascorso qualche giorno sulla neve con la famiglia, la moglie Francesca e le due bimbe piccole, preparando il concerto che gira l’Italia e che arriva a Bologna martedì, all’Arena del Sole. Uno spettacolo pensato per i teatri, spazi piccoli e intimi perchè Gianluca ha voglia di incontrare la sua gente.

Come mai questa scelta di abbandonare i palasport?
«In realtà è un’idea che è arrivata proprio dal mio pubblico. Dopo un concerto, qualche tempo fa, mi si è avvicinata una coppia di fidanzati che mi ha chiesto di provare a tradurre le mie canzoni in una versione acustica. Mi hanno dato l’idea e ho davvero cambiato pelle alle mie canzoni». C’è un po’ di teatro anche in questo spettacolo, c’è un personaggio inventato da Grignani che ne presenta le performance, i brani storici ma anche gli omaggi ai grandi del passato, dal Gaber del Conformista al Luigi Tenco di Mi sono innamorato di te. Sono sessanta i brani che il cantante ha adattato a questo spettacolo. Per tre show diversi presentati a rotazione e secondo il gusto del pubblico, chiamato a scegliere i brani preferiti in una sorta di gioco delle parti.

Com’è nato questo progetto e quanto è faticoso realizzare tre concerti diversi?
«Intanto ho voluto fare qualcosa che non mi annoiasse e che di conseguenza non annoiasse il pubblico. Nessuna fatica, gli esperimenti mi appassionano e la risposta del pubblico fin qui mi esalta. C’è magia, soprattutto nell’ultima parte del concerto che è completamente acustica». Ha voluto contenere i costi Gianluca, lavorando con lo staff di sempre per offrire il concerto ad un prezzo accessibile e ne è orgoglioso: «Soprattutto perchè i costi bassi non vanno a scapito della qualità: usiamo solo gli strumenti migliori e curiamo il suono nei dettagli».

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