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'La musica non lascerà L’Aquila da sola' Parla la vicepresidente della Mozart

Notizia pubblicata il 11 giugno 2009



Categoria notizia : Musica


«DEVO assolutamente andare a L’Aquila. E non sarà un fatto isolato, perché intendo tornarvi anche il prossimo anno». Non ha avuto dubbi, Claudio Abbado. La gente d’Abruzzo colpita dal terremoto andava aiutata, con le emozioni della musica, certo, ma non solo.

L’idea del concerto gratuito che l’Orchestra Mozart terrà sabato (alle 17) nell’Auditorium della Guardia di Finanza di Coppito, vicino a L’Aquila (in programma la Sinfonia n.4 D 417 Tragica di Schubert e la Sinfonia n. 40 in sol minore K 550 di Mozart) è andata di pari passo con la creazione dell’associazione “Orchestra Mozart per l’Abruzzo. Una casa per la musica”, finalizzata alla raccolta di fondi per la realizzazione di uno spazio destinato ai concerti. In attesa, naturalmente, che l’auditorium della capitale abruzzese, uscito indenne dal terribile sisma, ma attiguo al vecchio teatro, invece gravemente danneggiato e attualmente inagibile, venga messo in sicurezza, un’operazione che richiederà almeno quattro anni.
L’EVENTO, di cui il Resto del Carlino è media partner, seguirà gli appuntamenti di questa sera al Manzoni (ore 20), per la stagione dell’Orchestra Mozart, e di domani al Comunale di Firenze, nell’ambito del Maggio Musicale Fiorentino.

«Abbado è stato irremovibile — osserva Gisella Belgeri, vicepresidente della Mozart —, tanto che ha deciso di rimandare a novembre un concerto già in programma a Cagliari nello stesso giorno, perché a L’Aquila non vi erano altre date disponibili. Il maestro ha voluto dare un forte segnale di vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto, nonostante le enormi difficoltà e le inevitabili preoccupazioni che può destare una trasferta di questo tipo».

Siete riusciti ad organizzare il concerto in breve tempo...
«Ci siamo recati a L’Aquila diverse volte, nella sede della Protezione Civile, che ormai è diventata il centro di tutto. In queste occasioni abbiamo incontrato il mondo musicale aquilano, che si è reso subito disponibile ad appoggiare il nostro progetto, volto a contribuire alla rinascita della musica nel capoluogo abruzzese».

Che situazione avete trovato?
«Pazzesca. Bisogna andarci per capire. Certo, con tutte le difficoltà e le esigenze che ha la popolazione in questo momento la nostra iniziativa può sembrare superflua, ma non è così. Crediamo che la costruzione di un auditorium da 450 posti sia importante per tutti, per i musicisti e per la gente, soprattutto in un momento come questo».

Quali sono i costi?
«Circa centomila euro, da distribuire in quattro anni».

Quanto avete raccolto finora con le donazioni?
«Diciottomila euro».

Anche i ragazzi dell’Orchestra hanno aderito con entusiasmo...
«Non poteva essere diversamente. E, proprio come il loro direttore, lavoreranno tutti gratuitamente».

photo by http://www.flickr.com/photos/cawood