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Emozioni e note con Gilberto Gil ad Ancona. Successo al Neon per l’artista brasiliano portavoce della musica tropicalista
Notizia pubblicata il 05 dicembre 2009
Categoria notizia : Musica
Grande entusiasmo per lo spettacolo di note ed emozioni andato in scena l'altra sera al Neon Concept Club di Ancona, protagonista del quale è stato Gilberto Gil, portavoce della musica tropicalista nel mondo ed esponente di una maniera di fare cultura che ricerca nella qualità ed in un raffinato lirismo il motivo di essere
Un esempio, quindi, la cui peculiarità è stata celebrata durante una notte magicamente acustica; due chitarre ed un violoncello ad accompagnare la voce di Gil, per un totale di 18 corde, comprese quelle vocali, che hanno suonato per i presenti, trasportandoli in quei panorami sonori cari all'astista di Salvador di Bahia. Un'esibizione tutt'altro che scontata, anzi raffinata, grazie anche all'apporto del figlio Ben, alla chitarra, e del violoncellista Jaques Morelenbaum, il quale alterna alla carriera di concertista-turnista quella di produttore e arrangiatore (tra le sue collaborazioni quelle con Caetano Veloso, Antonio Carlos Jobim, Ryuichi Sakamoto e David Byrne).
“Il mondo incantato della musica è fatto di miracoli e di incontri tra creatori”, ha spiegato Gil in occasione dell'apertura del suo nuovo tour; “ho dedicato la mia vita a trovare artisti con i quali potessi condividere il mio amore per la musica e un giorno ebbi il piacere di incrociare Jaques Morelenbaum sul mio percorso. Oggi siamo in tre: Jaques, io e mio figlio Ben, che sta iniziando la sua carriera ed è alla ricerca della sua personale direzione musicale. E' una gioia e un piacere suonare con loro; mio compito è solo portare al pubblico che viene ai nostri concerti un’idea del miracolo eterno della canzone”. E così è stato: un'ora e mezzo di ipnosi collettiva alternata ad applausi e ad interventi parlati di Gil stesso, che in tale occasione ha voluto presentare alcuni inediti, come il brano “Da due, uno”, scritto in occasione del matrimonio della figlia. Oltre ai classici, particolarmente apprezzata dal pubblico la canzone “Flora”, testimonianza d'amore nei confronti della moglie.
Gli omaggi all'Africa non sono mancati, sia musicalmente che nel voler sottolineare quanto il continente brasiliano sia in debito nei confronti di questo paese. Un finale a suon di pandeiro ha messo il sigillo su di un'esibizione che ha sollevato animi e soddisfatto i palati dei più esigenti.
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