Bologna. 'Ho messo le mani sui Franz Ferdinand' Un dj bolognese scelto dalla band per un remix
Notizia pubblicata il 28 gennaio 2009
Categoria notizia : Musica
LA COMUNICAZIONE ufficiale è arrivata il 29 dicembre. I Franz Ferdinand, la band più amata della nuova ondata del rock elettrico inglese di questa generazione (saranno in concerto all’Estragon il 29 marzo), ha scelto il dj che remixerà Ulysses, il nuovo singolo, inedito, che anticipa il loro attesissimo album. Il nome è poco conosciuto, DJ Supabeatz, la città è Bologna.
INIZIA COSÌ, con una notizia perfetta per festeggiare il nuovo anno, l’avventura di di un giovanissmo dj che vive a lavora qui, DJ Supabeatz, 22 anni, che, insieme a un coetaneo, anche lui bolognese, Keith, è arrivato ai piani alti del consumo musicale intrenazionale.
«E andata così — racconta —, con Keith abbiamo partecipato ad un contest che l’etichetta dei Franz Ferdinand, la Domino Records, ha lanciato su Internet per scegliere il dj che avrebbe remixato il brano della band.
Sono arrivate centinaia di composizioni, votate on line. Le prime cinque sono state sottoposte all’ascolto del gruppo. E i Franz Ferdinand hanno scelto il nostro brano!».Una bella sorpresa, anche perché il suo stile è molto ‘dance’, lontano dal suono del gruppo.
«Sì e per non farci influenzare dalla canzone, abbiamo deciso di non ascoltare l’originale, ma di lavorare solo sulle singole parti, le voci, le chitarre, la batteria. Ne è risultato un pezzo da pista da ballo, molto vicino alla house music inglese. Quando, dopo aver finito il remix, abbiamo sentito il pezzo originale, la sorpresa è stata grandissima. E’ una classica ballata rock, lenta, noi l’abbiamo stravolta, rendendola frenetica, con una energia che esorta, dall’inizio, al ballo. Forse è stata proprio questa profonda diversità a convincere i Franz Ferdinand».
Quali sono le radici musicali che fanno nascere la sua musica?
«Ho ascoltato moltissimo hip hop italiano, il rap ha cambiato nei ragazzi il modo di intendere la musica, ha avvicinato i giovanissimi alla composizione, possibile anche senza avere specifiche competenze musicali. Poi tutta la nuova musica elettronica francese, che mette insieme il versante più appariscente della disco music con un grande amore per il funk e la musica nera.
Niente rock, e per questo abbiamo apprezzato, ancora di più, questo grande risultato».Bologna è una città importante per chi lavora con la musica...«C’è tanta gente che crea, ma ognuno lo fa nell’isolamento, non esiste una scena, i dj ed i produttori come me passano tutto il tempo chiusi in studio a lavorare. Le occasioni di confronto sono rarissime».
Com’è la giornata tipo di un ragazzo che fa il suo lavoro?
«Sveglia tardi e poi, subito, al computer e in studio di registrazione. Ogni giorno trascorro almeno otto ore a comporre, senza interruzione. Il resto del tempo lo passo a mantenere i contatti internazionali con i miei colleghi, e, soprattutto, con molte case disocgrafiche in giro per il mondo. Le mie canzoni escono infatti per etichette di Londra, di Los Angeles, australiane.
Il mio primo album, però, è stato pubblicato dalla Irma Records di Bologna, con la quale collaboro a molti progetti. Ho capito, che questo lavoro è fatto, certo, di creatività, ma anche di di applicazione sulle macchine elettroniche. Richiede una dedizione che è l’esatto opposto dell’idea “artistica’’ che molti hanno del dj. Per cui anche le serate, quando metto i dischi nei club, diventano occasioni per provare, con il pubblico, i miei nuovi brani».
Come immagina, il suo futuro, dopo la pubblicazione del remix?
«E’ un futuro già iniziato, perché è bastato l’annuncio della vittoria per avviare molti nuovi contatti, richieste di remix, di maggiori informazioni sul mio lavoro. Per ora, comunque, rimarrò a Bologna. C’è la migliore condizione possibile per creare senza avere intorno il caos di una metropoli. Poi, se i Franz Ferdinand, avessero bisogno di me in Inghilterra, io sono pronto...».
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