Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Dopo tanti concerti per il mondo, il pianista forlivese torna a suonare in città

Notizia pubblicata il 01 aprile 2009



Categoria notizia : Musica


LE LUNGHE e affusolate dita di Davide Franceschetti danzano fra i tasti bianchi e neri del pianoforte a coda. Franceschetti, appena 33enne, è un vero genio pianistico.

Basta leggere il suo curriculum, ricco di premi e concerti prestigiosi per averne la conferma. Forse Forlì non lo apprezza come dovrebbe, visto che da diverso tempo non ha suonato nella nostra città.

Dopo questo lungo silenzio un appuntamento però c’è: stasera (ore 21.15), nella chiesa di Sant’Antonio Abate in Ravaldino, in corso Diaz, gli appassionati di pianoforte e di musica classica avranno la possibilità di ascoltare il musicista forlivese che eseguirà l’adagio Kv 540 di Mozart, la sonata op. 109 di Beethoven, la prima ballata e la terza sonata di Chopin.

IL CONCERTO è l’ultimo incontro del ciclo ‘Ravaldino in musica’ che ha anche uno scopo benefico, quello di accogliere offerte per finanziare ai non abbienti un viaggio in Terra Santa. Dopo questo concerto Davide si esibirà il 24 aprile al Teatro Bonci di Cesena in una serata di musica e poesia dedicata allo scrittore Renato Serra. In questa occasione il pianista forlivese eseguirà, oltre a musiche di Beethoven, Chopin, Debussy, anche un movimento di sonata in prima assoluta di Carlo Bersani, compositore cesenate e amico di Serra.
FRANCESCHETTI ha studiato pianoforte, musica da camera e fortepiano all’Accademia internazionale di alto perfezionamento di Imola, nella quale, di recente è stato anche docente. Successivamente si è perfezionato all’Accademia internazionale di Pianoforte Lago di Como. Oggi è insegnante di pianoforte all’istituto pareggiato ‘Verdi’ di Ravenna.

Nel suo percorso artistico ha suonato come solista, solista-direttore, in alcune fra le più importanti orchestre del mondo, toccando tantissime città europee, americane, giapponesi e cinesi.

Proprio da una tournèe in Cina il pianista è appena tornato. «È stata un’esperienza entusiasmante — precisa Franceschetti — , i concerti e le master-class erano sempre ricolmi di folla, con una partecipazione di giovani ed un calore umano inaspettato». L’autore a cui Davide attualmente dedica maggior interesse è Mozart.

«Credo che l’interpretazione delle opere pianistiche di Mozart sia una delle imprese più ardue. ‘L’adagio Kv 540’ che eseguirò nel concerto, è un’opera geniale, con un uso esasperato del cromatismo, un’opera tragica e personale. Devo ringraziare il mio maestro Foù Ts’ Ong, grande musicista, per avermi fatto capire in profondità le opere di Mozart e Chopin».

foto by http://www.flickr.com/photos/somemixedstuff/