La 'filosofia' di Compay Segundo. Martedì concerto a Bologna
Notizia pubblicata il 04 maggio 2009
Categoria notizia : Musica
LA SFERA di cristallo, all’interno della quale si sprigiona solamente la nuvola di fumo prodotta dall’azione di un enorme havana, non consente di prevedere quali potrebbero essere sulla musica popolare cubana gli effetti della recente apertura mostrata da Obama nei confronti dell’Isola che l’embargo ha cercato di piegare.
Rimane però un fatto certo, impresso nella terra seccata dal sole come il segno lasciato dal tacco di una donna capace di trapassare la tesa di un cappello lanciato da un corteggiatore corrisposto: nella vita ci sono fondamentalmente quattro cose importanti. E queste sono, in ordine sparso, tabacco, rhum, donne e musica. La filosofia di Compay Segundo, all’anagrafe Máximo Francisco Repilado Múñoz, sopravvive al proprio autore, scomparso nel 2003, grazie all’intensa attività live che l’ensemble di cui fu leader continua ad esercitare in giro per il mondo.
DOPO che Wim Wenders, col suo Buena Vista Social Club contribuì a riportare alla luce una schiera di musicisti cubani nascosti alla platea globale dalla politica che spesso è sorda e cieca, il Grupo Compay Segundo — titolare del celeberrimo Chan Chan — ebbe la possibilità di raccogliere attorno a sé un gruppo sempre maggiore di estimatori, tanto che, nel 2007, in occasione del centenario dalla nascita del proprio fondatore, venne organizzato uno straordinario concerto al teatro Amadeo Roldan a La Habana, che vide la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale.
C’È DAVVERO una relazione tra la terra e la musica e tra la musica e il sangue, se è vero che fu lo stesso Compay, prima di morire a designare i propri eredi, contribuendo in questo modo a definire l’attuale formazione del Grupo, che martedì alle 21 si esibirà al Teatro EuropAuditorium di Bologna. L’eredità del musicista non si esaurisce dunque semplicemente nell’innovazione rappresentata dall’inserimento di armonico e clarinetti nella tradizionale composizione strumentale degli ensemble cubani di genere ma si estende anzi nell’atmosfera polverosa della strada contaminata dalla musica classica, del corteggiamento di un tempo andato, fatto di gesti e rituali immersi nel profumo del tabacco e del rhum. Rimane l’importanza. Rimangono addirittura i vestiti e ciò che essi rappresentano, se è vero che nel 2007 vennero lanciate una linea di abbigliamento ed accessori per appassionati del sigaro dedicati a Compay Segundo.
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