
Concerti della Notte Rosa: C'era un pubblico da togliere il fiato
Notizia pubblicata il 07 luglio 2008
Categoria notizia : Night Life
IL PRIMO ad aprire la grande notte dei concerti é stato Francesco Renga, in piazzale Fellini. Poi, via via, tutti gli altri (in ordine rigorosamente d'apparizione): da Ornella Vanoni e Gino Paoli a Riccione, in piazzale Roma, a Cristina d'Avena a Misano, fino a Rossana Casale a Cattolica. E poi gli Elio e le storie tese, Vinicio Capossela, gli Skiantos e infine Ludovico Einaudi, che illuminato da un'alba più rosa che mai ha suonato il gran finale della Notte rosa, davanti a oltre un migliaio di persone.
Molte di più invece avevano 'aperto' la serata dei concerti, inaugurata a Rimini da Renga. Salito sul palco intorno alle 21,15, il cantautore e compagno di Ambra si é ritrovato davanti una folla immensa: 30mila persone, forse di più. Renga si é emozionato non poco. «Tutta questa gente ti dà una carica incredibile.
A questa grande festa sento di aver ricevuto dalle persone tantissimo, più di quanto ho dato», ha confessato dopo il concerto Renga. Che, sulla Notte rosa, ha aggiunto: «Una notte bellissima, ne servirebbero altre anche altrove, per far finalmente vivere anche di notte le città e dare più sicurezza... C'é troppa insicurezza nella gente».
Mentre Renga esaltava con le sue note piazzale Fellini, a Riccione salivano sul palco Ornella Vanoni e Gino Paoli, accolti da una folla incredibile (12mila, forse di più) in piazzale Roma. «Piazza strapiena come non si vedeva da anni», ammette il giorno dopo il sindaco di Riccione, Daniele Imola.
E migliaia di persone si sono riverse anche i n piazza anche a Cattolica e Misano per ascoltare (rispettivamente) Rossana Casale e Cristina d'Avena. A mezzanotte poi é stata la volta degli Elio e le storie tese, che hanno richiamato più di 10mila persone, tra cui ospiti molto particolari: Valentino Rossi e Marco Simoncelli.
Dei 10mila a Misano per gli Elio, molti alle 2 di notte si sono spostati a Bellariva per ascoltare poi il concerto di Vinicio Capossela. Che, carico a molla per la grande cornice di pubblico (oltre 20mila persone, per lui abituato a cantare nei club) ha «cantato a manovella» fino alle 4, mentre a Bellaria a quell'ora andavano in scena gli Skiantos.