Per far cassa il Comune vende il Beach Village di Riccione,
Notizia pubblicata il 21 novembre 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
DOPO ANNI di attesa il Comune dovrebbe finalmente incassare i soldi del terreno sul quale sorge il Beach Village con scivoli, costruzioni e campetti annessi. Un affare da 2milioni e mezzo di euro che nel 2009 serviranno a rimpinguare le casse pubbliche. La previsione della vendita é stata inserita nel Piano triennale che verrà approvato una volta definita la Finanziaria.
Ad acquisire il terreno, secondo le trattative in corso sarà la stessa società titolare delle attività che sorgono sulla superficie. Finora l'amministrazione comunale aveva ceduto quel bene in affitto, e non senza polemiche per la durata del contratto. Alla fine del mandato dell'ex sindaco Massimo Masini, il consiglio comunale aveva approvato una delibera con la quale si cedeva in locazione l'area in questione per trent'anni. La vendita in queste condizioni si faceva più lontana, se non impossibile per terzi. Ora la svolta.
A parte il Beach, il Comune nel 2008 con la vendita di beni prevede d'incassare in tutto 15 milioni e 194mila euro. Di questi 1.400.000 dovrebbe arrivare da una partita di giro delle vendita delle aree Ceschina, in fase di esproprio, 500mila dalla cessione di una casa colonica vicino l'A14, 700mila dal Bar Katia, sul lungomare a pochi passi da Villa Mussolini, 500mila dalle aree in cui sono sorti i palazzi del Peep.
A proposito, pare che a sollecitare l'acquisizione siano state le persone che col tempo hanno acquistato gli appartamenti nei fabbricati in questione. In elenco, ormai da anni figura anche la cessione delle scuole medie «Pascoli», per 2.644.000 euro, che rientra nella partita delle nuove medie con teatro, da realizzare alla vecchia fornace, le ex scuole Manfroni, valutate 9.200.000 euro e alcune aree della zona artigianale, a monte dell'A14 con le quali si dovranno incassare 250mila euro.
Tra gli altri beni comunali da cedere, nel 2010 compaiono altre aree, che si trovano a Misano Adriatico. Frutteranno 1.500.000 euro. La partita più grossa si gioca comunque con le «Manfroni», ma prima di metterle in vendita, come ribadito ancora occorrerà cambiare la destinazione d'uso, da scuola a residenziale. E per questo, come ricorda l'assessore ai Lavori pubblici Alessandro Casadei, si aspetta l'approvazione del Ptcp. La Margherita, che aveva fatto del teatro un cavallo di battaglia, rischia di perdere questo treno. Anche se l'assessore spera di aprire il cantiere nel 2008.
Sempre nel Triennale si ipotizza di stipulare mutui o Boc per 3.800.000 euro, nonchè di vendere azioni delle farmacie per 750mila euro e di Hera, nel 2009, per 8.400.000 euro. Si tratterebbe neppure della metà delle azioni al momento quotate 3 euro ciascuna. Per la monetizzazione dei parcheggi sono stati messi a bilancio 500.000 euro all'anno per tre anni e per gli oneri di urbanizzazione, un milione di euro nel 2008, 2009 e 2010, infine i contributi da vari enti. Resta complessivamente da capire a quali opere specifiche é destinato il grosso degli incassi.
(foto by donaldtownsend)