
Sangiovese, aiutaci tu. Romagna, benessere d'antan tra terme e cene curative
Notizia pubblicata il 28 settembre 2009
Categoria notizia : Turismo
Soli nel silenzio, immersi nell'acqua tiepida: allo slow wellness d'autunno non si rinuncia. Proprio in questa stagione, per traghettare il corpo verso l'inverno tra masaggi e bagni di vapore. Ad esempio a Bertinoro, piccola cittadella medievale dell'entroterra romagnolo che a ottobre diventa ancor più affascinante tra atmosfere mistiche e richiami culinari. Famosa per le sue antichissime terme delle sette acque curativer (citate anche nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio), è stata meta nei secoli di nobili e principesse.
Quinteessenza del garbo e dci benessere, le Terme della Fratta sono la perfetta fusione tra filosofia medica orientale e medicina tradizionale. E nella spa del Grand Hotel Terme della Fratta, cascate di ghiaccio, bagni romani. docce emozlonall e trattamenti esotici: dai massaggi ayurvedici al bagno Rasul, antica cerimonia con diversi tipi di argilla da asciugare sul corpo tra fumi ed essenze profumate.
Bertinoro è Il balcone elegante della Romagna, perché dalla piazza delle Libertà si riesce a vedere fino al mare sorseggiando i vini del posto: l'oro dell'Albana docg eli rosso del Sangiovese dop. Da gustare anche in decine dii cantine: come la Tenuta viIla Trentola della famiglia Prugnoli. Producono due versioni di Sangiovese, affinate per più di un anno in barrique. Ideali con tagliatelle al ragù, "Splen" (maltagliati con i fagioli), e coniglio in porchetta.
Tutti piatti dalla storia antica; Pellegrino Artusi, il primo grande "teorico" della cucina italiana era di forlimpopoli e studiava a Beninoro. In zona, la tavola felliniana si apparecchia alla locanda Gradisca: speciali i passatelli di Artusi con punte di asparagi in salsa di basilico. Su un poggio accanto a Bertinoro, sorge l'Agriturismo fattoria Paradiso: due rustici del Quattro e del Settecento (frequentati dallo scultore Giacomo Manzù e dal premio Nobel Dario Fo), fedelmente ristrutturati e immersi tra colline e vigneti, con cantina e musei.
Dolce far niente, ma non solo: itinerari cicloturistici dalla collina passano alla montagna. Come il percorso Nove Colli, 200 km di salitascendi tra rocche, castelli, borghi, gole e cime selvagge. AI Grand Hotel tutto il necessario e speciali pacchetti bikers (camera doppia superior con ingresso al centro benessere da 52 euro). E poi forlì, che il 31 ottobre partecipa alla sesta giornata nazionaie del Trekkingg urbano, con percorsi notturni e soste nelle osterie. In solitaria, basta scaricare gli itinerari forlivesi (www.trekkingurbano.info) e cenare con passatelli con radichhio, pancetta e scalogno di Romagna da Don Abbondio o alla Vecchia Forlì. Per dormire c'e l'Hotel della città e de la Ville, progettato da Giò Ponti. Voluto nel 1954 dall'editore Aldo Garzanti, è ritrovo per artisti: camere con parete a finestra richiamano pittori e scultori alla ricerca della giusta iIIuminazione