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Il magnifico rettore loda l'Ateneo. ‘Rimini modello da imitare' 'L'università  cresciuta grazie alla spinta della città '

Notizia pubblicata il 07 ottobre 2008



Categoria notizia : Cultura


IN CATTEDRA ci stiamo da anni. E i risultati si sono visti: quasi 7mila iscritti, nuove lauree, master e attività  di ricerca che fanno invidia perfino a Bologna ‘la dotta', che nel 1994 diede la sua benedizione alla nascita al polo universitario riminese. Anzi, su Bologna il ‘sorpasso' c'é già  stato. E ora «Rimini é un modello da seguire, un esempio da esportare in tutta Italia».

L'ha ribadito più volte ieri il ‘magnifico rettore' dell'università  Alma mater di Bologna, Pier Ugo Calzolari, in visita a Rimini per inaugurare le 2 nuove sedi universitarie, in via Clodia e in via Santa Chiara. «La città  ha compreso il ruolo e l'importanza di avere la propria sede dell'ateneo, e si é data da fare per accoglierla nel migliore dei modi.

Così in questi 14 anni il polo di Rimini, la sua diffusione e il suo radicamento, sono andati avanti con grande efficacia. Tanto che la commissione nazionale universitaria ha indicato Rimini, per la crescita che ha avuto qui l'università , per il rapporto con la città , un modello da imitare in tutta l'Italia». Un risultato che, aggiunge il presidente di UniRimini Luciano Chicchi, non sarebbe stato possibile «se tutta Rimini, a partire dalla società  civile, non avesse creduto all'università Â».

«Ma il merito — ricorda l'assessore Stefano Vitali — é pure dell'ateneo, che ha mantenuto i suoi impegni e i suo investimenti». Per Calzolari la strada é segnata. «Il polo di Rimini e le altre sedi romagnole formano insieme, coi loro 20mila studenti, un'università  italiana di medie dimensioni. Non solo: il livello della ricerca, della didattica, e in generale della qualità  dei servizi offerti agli studenti universitari, é superiore a quello di Bologna».

Ma non per questo, precisa il rettore, si può pensare a un ateneo romagnolo distaccato da quello bolognese, nè tanto meno a ribattezzare l'Alma Mater «università  di Bologna e della Romagna. Il prestigio di Bologna é indiscusso, ma soprattutto, mantenendo in questi ultimi 10 anni l'università  unica, abbiamo fatto risparmiare 1 miliardo di euro allo Stato». Bologna insomma deve restare la sorella maggiore delle varie sedi universitarie romagnole, a partire da Rimini che é diventata in questi anni la più grande e importante.

I numeri dicono che anche per questo anno accademiche le matricole (gli iscritti al primo anno) saranno circa 1300. «Siamo in linea con l'anno scorso – spiega il presidente del polo riminese – e le iscrizioni continueranno fino a fine dicembre». La forza dell'ateneo riminese (e di quelli romagnoli in genere) é nelle lauree specialistiche, tanto che il 60% degli iscritti proviene da fuori Romagna. «Sarà  sempre di più così, anche per Bologna – sottolinea Calzolari – Con l'aumento del costo della vita, e la nascita di tante università , oggi si preferisce fare i primi tre anni (quelli della laurea triennale) nell'ateneo sotto casa, e poi andare fuori per quella specialistica, che é quella poi più importante».

foto by http://www.flickr.com/photos/giulia_rossa