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Costruttori e Piloti stanno con Briatore

Notizia pubblicata il 23 settembre 2009



Categoria notizia : Sport


La F.1 viaggia verso Singapore, teatro un anno fa dello scandalo che lunedì è costato a Flavio Briatore la radiazione da parte della Fia del presidente Mosley.

Fisichella: "Dispiace come sia finita" Otto dei 24 driver del 2009 sono stati scoperti o valorizzatio dal cuneese

Il giorno dopo la sentenza il Circus è ancora sotto choc anche se qualcuno osa esprimere dispiacere per quanto è accaduto al manager di Cuneo, che in F1 è stato, specie per i piloti, un punto di riferimento. Non solo Alonso, Webber, Kovalainen, Grosjean e il "giuda" Piquet sono stati scoperti o valorizzati da Briatore. Ci sono pure Jenson Button, Jarno Trulli e Giancarlo Fisichella (8 piloti sui 24 totali del 2009), per non parlare di alcuni grandi ex come Michael Schumacher o Piquet padre che Flavio riportò alla vittoria dopo 2 anni disastrosi in Lotus. Proprio Fisichella ha parole buone per chi la Fia ha voluto vedere come il grande macchinatore (da che pulpito, ndr..)
«Dispiace per come è finita, ho corso per lui a lungo ed è sempre stato una persona importante, di polso, della quale porto senz'altro un ricordo positivo» .Hakkinen,2 volte iridato su McLaren, crede giusta la pena per il manager e leggera quella alla Renault. Briatore non era un santo ma un uomo che alla F1 faceva di certo più bene che male e che i costruttori hanno deciso di non condannare, al punto che la Fota attenderà probabilmente l'esito del ricorso contro la sentenza del manager al tribunale civile di Parigi prima di sostituirlo come responsabile commerciale.
L'italiano ha fatto causa perché le prove che l'inchiodano sono a dir poco vaghe: ci sono i risultati di un'inchiesta interna Renault, quelli di un'inchiesta Fia e le parole di Piquet Jr che ha atteso il licenziamento per parlare. Ma la vicenda di Briatore è pure un monito per il presidente di Fota e Ferrari Montezemolo e per John Howett, boss Toyota. I due sono sulla lista nera di Mosley che non perderà occasione per sfruttare ogni passo falso. La fine del suo mandato poi non è indicativa visto che quasi di sicuro gli succederà Jean Todt che non farà altro che continuare sulla falsa riga dell'attuale numero uno. E si torna a parlare di un mondiale alternativo.(D.M.)

foto by http://www.flickr.com/photos/schumigirl1956/