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Dopo Rimini Albinoleffe, Acori... Al riposo era giusto il 2-0

Notizia pubblicata il 13 gennaio 2008



Categoria notizia : Sport


Un "ci crediamo lo stesso" cantato in coro dopo l'addio della punta di diamante Jeda, che é prontamente arrivato con un primo tempo giocato sopra le righe.«Un primo tempo che doveva finire almeno 2-0 e che é stato all'altezza quello contro il Pisa, ma che come già  accaduto altre volte non siamo riusciti a concretizzare - dice Acori con un pizzico di rammarico -.

Poi nel secondo tempo sono subentrati la stanchezza, un campo che peggiorava e un Albinoleffe molto attento e chiuso che per questo mi ha dato l'impressione di gradire il pareggio. Ma al 90' abbiamo avuto ancora la forza di provarci sfiorando il gol con Docente, ma non é andata bene.

Dopo un primo tempo così, era difficile tenere fino in fondo quei ritmi. Oltre ai tre punti mi interessava vedere la squadra credere ancora in un obiettivo importante. E questo lo ha dimostrato con una grande prestazione, dando tutto fino all'ultimo minuto. Adesso che abbiamo visto tutte le avversarie, possiamo avere fiducia: nessuna ci ha messi sotto sul piano del gioco».

L'assenza di Porchia dai diciotto? «Niente di preoccupante - spiega il tecnico - ma Sandro é appena uscito da un infortunio e Rinaldi é molto in forma e meritava di giocare. Infatti é proprio venuto utile, perchè Peccarisi già  nell'intervallo aveva lamentato un'infiammazione al ginocchio. Altrimenti, dovendo giocarmi il terzo cambio, avrei dato un po' di riposo a Cardinale facendo entrare Lunardini».

Poi, domanda a bruciapelo. Acori, il mercato del Rimini é finito? «Mi auguro di sì - sorride il tecnico - anche se uno o due giocatori aiutano, ma non cambiano la fisionomia della squadra. Io parlo con la società , ma sono l'allenatore. Se qualcuno va via, spero che venga sostituito nella maniera giusta.

Ci sono giocatori forti che verrebbero a Rimini molto volentieri, ma innanzitutto spero che quelli che abbiamo vogliano restare. Anche perchè non é facile inserire in breve tempo giocatori, seppur bravi, in un sistema così collaudato».