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Rilancio dei collegamenti aerei. I politici lascino spazio agli imprenditori Una richiesta comune di Adac e Asshotel

Notizia pubblicata il 19 novembre 2008



Categoria notizia : Turismo


MENO POLITICI e più imprenditori: è questa la richiesta degli albergatori, per appoggiare un rilancio dell’aeroporto Ridolfi di Forlì ed investire risorse private nei voli. Dall’Adac (associazione degli albergatori) e da Asshotel, il consorzio di Confesercenti, giungono richieste precise.

Nella sede dell’Adac di via Mazzini lunedì sera si è riunito il consiglio direttivo e la questione è stata posta sul tavolo. Cosa ne è venuto fuori ce lo riferisce il presidente Giancarlo Barocci: «Noi siamo per un tentativo di recupero del Ridolfi, ma occorre un nuovo sistema di lavoro. Se con l’aeroporto di Forlì vogliamo fare turismo, dobbiamo trovare anche un accordo con l’aeroporto di Rimini. Occorre una gestione unica, per non fare concorrenza e organizzare i voli dove è conveniente e strategico. Siamo aperti a nuove proposte, cercheremo di convincere gli albergatori di Rimini e Cervia, a credere di più nel progetto di una gestione unica degli aeroporti di Romagna. Noi siamo molto dispiaciuti del fatto che Ryanair abbia abbandonato Forlì, per sette voli in altrettante località europee, dove gli albergatori avevano investito in promozione. Ma le nostre proteste non sono state ascoltate da nessuno. Anche per questo non comprendiamo cosa se dovrebbero fare adesso dei nostri soldi. Ci vogliono le teste e non i soldi. Occorre pensare a fare commercio e turismo, non a fare politica».
«SE CI FOSSE stata la volontà di puntare sull’aeroporto di Forlì, la Regione non avrebbe consentito di portare i voli Ryanair a Bologna. Del resto la compagnia aerea ha fatto questa scelta su una base economica e di garanzie più solide al Marconi rispetto al Ridolfi. Per questo siamo perplessi sulla proposta di un rilancio dell’aeroporto di Forlì. Precisati questi aspetti, se si cambia gestione, noi siamo disposti ad investire, ma da protagonisti».

A Cesenatico è presente anche il consorzio Asshotel, con 70 alberghi tra associati e affiliati. Il presidente Gianni Della Motta è anch’egli favorevole ad un coinvolgimento degli albergatori nel futuro dell’aeroporto di Forlì, ma chiede un passo indietro ai politici, per far fare un passo avanti agli imprenditori. Dice Della Mo0tta: «In molte iniziative dove il pubblico è presente non ci sono le linee strategiche degli imprenditori, con il risultato che le piccole e medie aziende non trovano un appoggio da chi governa (a livello locale e nazionale), così come non trovano appigli nei partiti di opposizione».
«SIAMO SOLI, ma se cambiano le cose noi ci siamo. All’interno dell’aeroporto ci vuole qualcuno che parli la lingua degli albergatori, una figura capace di fare cartello con i privati. Un altro presupposto fondamentale è rivedere tutto il sistema dei trasporti, quindi anche i collegamenti con l’aeroporto di Forlì, che non sono all’altezza».

foto by http://www.flickr.com/photos/paolomargari