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Svolta nel turismo: Riccione é pronta a collaborare con Cervia

Notizia pubblicata il 18 maggio 2008



Categoria notizia : Turismo


'CARO Lucio'. Così comincia la lettera che potrebbe segnare una svolta nella politica turistica della Riviera Adriatica. L'ha scritta Nevio Salimbeni, assessore al turismo di Cervia, ed é indirizzata al giovane collega di Riccione, Lucio Berardi.

Salimbeni chiede incontro a Berardi che accetta

« Avrai notato - scrive Salimbeni - come periodicamente, molti si esercitino nel vecchio rito di mettere in competizione Riccione con Milano Marittima. Personalmente lo ritengo un esercizio di scarso interesse. Con le loro differenze e i diversi posizionamenti sul mercato, le nostre città  sono due straordinarie carte da giocare per il successo dell'intero distretto turistico romagnolo. Credo che le eccellenze debbano collaborare tra loro ed imparare a giocare insieme la partita di una promo commercializzazione più efficace, specie sui difficili mercati esteri, unendosi per offrire alcuni prodotti integrati capaci di spostare consistenti quote di mercato dai nostri competitori stranieri al nostro distretto troppo spesso ed ingiustamente diviso». Fatta questa premessa l'assessore cervese arriva al sodo. «Sono a chiederti un incontro a breve per valutare l'inizio di una collaborazione strategica almeno in alcuni specifici campi. Credo che insieme potremmo valutare utili collaborazioni su prodotti turistici innovativi e di alta qualità  legati alle tendenze giovanili, ai grandi parchi, allo sport, all'ambiente, al congressuale. Naturalmente promuovendo prodotti veri, legati al lavoro degli operatori privati, e ad una offerta presentata in termini più efficaci ed aggressivi sul mercato». La collaborazione, spiega Salimbeni, potrebbe interessare soprattutto il divertimento per ragazzi, i parchi, come Mirabilandia ed Oltremare, le attività  e le manifestazioni sportive, la moda, i locali per i giovani, l'attività  congressuale. «Riccione - osserva Salimbeni - dispone di un palacongressi molto grande, il nostro é piccolo, si potrebbe diversificare l'attività . All'estero potremmo presentarci insieme, per esempio in Russia. Abbiamo prodotti che potremmo vendere assieme, specialmente in bassa stagione. In sostanza si potrebbe presentare un distretto più credibile. E' un esperimento che si potrebbe tentare».

E BERARDI? Accoglie la mano tesa di Salimbeni ed accetta con entusiasmo la proposta. Nasce così il patto fra Cervia e Riccione, il primo nella storia della Riviera Adriatica. «Condivido in pieno - commenta Berardi - quello che ha detto Salimbeni. Il nostro compito é indirizzare gli italiani verso la Riviera Romagnola, poi gli operatori facciano la migliore offerta affinchè il turista scelga liberamente. Un discorso diverso é per l'estero dove assolutamente dobbiamo operare assieme. Il mercato italiano attraversa un momento difficile e lo Stato non fa il suo lavoro; é importante diversificare cercando alternative all'estero ed é fondamentale che i Comuni si uniscano. Il mercato estero non si muove verso destinazioni ma verso il tipo di vacanza da fare. La promozione va fatta aggregando vari prodotti. Su questo terreno accolgo di buon grado la mano tesa da Cervia e vorrei manifestare la mia volontà  di collaborare sempre di più». « Essere uniti - dice ancora Berardi - é l'unico modo per avere risultati all'estero. Noi da anni facciamo promozione sui mercati arabi e russi con discreti risultati. E' chiaro che per partecipare ad un progetto di questo tipo occorre avere strutture di eccellenza, alberghi a 4 e 5 stelle. La risposta a Salimbeni la darò a voce in un incontro che organizzeremo la prossima settimana».