Colazioni biologiche negli hotel
Notizia pubblicata il 09 febbraio 2010
Categoria notizia : Hotel
San Benedetto. Colazioni biologiche per turisti eco-consapevoli e la promozione del territorio.. Primo passo verso una certificazione ambientale delle strutture ricettive locali
La sezione turismo e industria alberghiera della Confindustria di Ascoli ha presentato ieri mattina a San Benedetto la sua nuova iniziativa votata una volta di più alla sinergia tra il turismo e l’enogastronomia: l’associazione degli industriali si farà infatti promotrice dell’acquisto di prodotti biologici per offrire “colazioni bio” nei menu degli alberghi piceni, attraverso una convenzione firmata con il fornitore specializzato Giorno per Giorno Bio.
“Questo è un primo passo verso una certificazione ambientale dei nostri hotel - spiega il presidente di Confindustria turismo Marco Calvaresi - un albergo votato alla qualità ambientale anche in chiave di promozione turistica, perché rimaniamo convinti che l’enogastronomia d’eccellenza sia un fattore di sviluppo importante per l’accoglienza turistica e la promozione”.
Enogastronomia d’eccellenza significa anche e soprattutto prodotti tipici: la meta ambita da Confindustria è arrivare con il tempo a menu degli alberghi rivieraschi (e del Piceno in generale) come vetrine dell’offerta agroalimentare del territorio, un’offerta caratterizzata essenzialmente dalla qualità dei prodotti, dalle tipicità e da una filiera produttiva il più corta possibile.
“Quella del biologico è un’opportunità enorme ed è legata a doppio filo al discorso dei prodotti tipici - nota Nazzareno Torquati, titolare di Giorno per Giorno Bio - perché la tipicità è fatta dalla produzione sul territorio, dalla prodotto agricolo fino alla trasformazione”.
Dello stesso avviso è il presidente di Confindustria Bruno Bucciarelli: “L’idea di menu biologici è da percorrere e diventa ancora più valida se la loro produzione avviene sul territorio - dice il presidente - e questo vale sia per l’aspetto turistico che per quello ambientale. Certo il lavoro da fare è considerevole”.
Nel frattempo l'inserimento nei menu alberghieri dell’alternativa biologica potrebbe servire ad incoraggiare il turismo nordeuropeo, latitante in Riviera rispetto agli anni d’oro e particolarmente sensibile a questo tipo di iniziative: “Questa è un’iniziativa importante, che si muove nell’ottica di una integrazione dell’offerta turistica - sottolinea Umberto Scartozzi, presidente dell’associazione Operatori turistici di Grottammare - io proporrei anzi la creazione di un vero e proprio marchio, tipo “Biopiceno”. Il turismo straniero in particolare è molto attento a queste cose, sicuramente più di quello italiano”.