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A Rimini il digitale terrestre si paga caro

Notizia pubblicata il 16 novembre 2010



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Il prossimo 2 dicembre, Rimini passerà dalla tecnologia analogica a quella digitale con lo ‘swtich-off’. Per evitare truffe, la stask force dell’Emilia Romagna, in collaborazione con Confartigianato, Cna e altre associazioni di categoria, ha redatto un codice etico con un prezzario che parte dai 40 fino ad un massimo di 78 euro, escluse apparecchiature e manodopera.

Nell’Emilia Romagna, le adesioni al codice etico sono state positive: Bologna 94 installatori, Forlì/cesena e Ferrara 62, Ravenna 39, Reggio Emilia 35, Modena 16 e Piacenza 8. Quanti hanno aderito nella provincia di Rimini? Soltanto un’azienda, l’Elettrostile a Santarcangelo di Enzo Fabbri. Un dato avvilente se paragonato al resto della Provincia.

Gli installatori possono eseguire: sostituzione, aggiornamento o riprogrammazione dei selettori e/o amplificatori, instalazione e/o programmazione di un televisore in tecnologia terrestre o di un decoder; aggiornamento, puntamento, modifiche e aggiunte di antenne.

Domani, presso la sede della Provincia di Rimini, sarà illustrato il passaggio al digitale terrestre dal coordinatore Aree Digitali del ministero, Vito di Marco, insieme all’assessore provinciale, Mario Galasso ed Enzo Chiarullo della task force regionale.

Sempre domani la carovana del Road Show del ministero dello sviluppo economico, si fermerà dalle ore 10 alle 17, in piazza Tre Martiri a Rimini per aiutare i cittadini ad effettuare il passaggio con meno complicazioni possibili. Durante la campagna di comunicazione, coordinata dalla fondazione Ugo Bordoni, istituzione di alta cultura e ricerca, i tenici del ministero saranno disponibili per dare informazioni e dimostrazioni pratiche.