Orgogliosi di essere «cornuti» Un club intitolato a S. Martino
Notizia pubblicata il 04 maggio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
CONSIDERARSI ‘cornuto’ ed esserne talmente orgoglioso da appartenere a un vero e proprio club. Un’idea forse bizzarra, ma che ha origini storiche e conta oggi ben 42 soci residenti tra la Valmarecchia e Valconca, San Marino e Rimini.
Bancari, avvocati, imprenditori, dottori, tutti tesserati nel «Solstizio di San Martino», così si chiama il club dei cornuti, ispirato al protettore dei Becchi. Tra i soci anche l’ambasciatore italiano a San Marino, Giorgio Girelli. Fondato nel 1956, per partecipare al club bisogna rispettare tre regole fondamentali, stabilite dal regolamento: essere sposato, avere il consenso della moglie ed essere (logicamente) cornuto. «Da una ricerca storica effettuata una ventina di anni fa, abbiamo scoperto che confraternite simili esistevano già nel 1200 — afferma Gino Ghilardi, ex sindaco di Novafeltria e storico membro del gruppo —. Se i nostri avi svolgevano allora anche sacrifici, oggi di antico ci è rimasto il ‘banchetto’: una bella cena annuale in occasione dell’11 novembre (S. Martino)».
In mezzo a prodotti ‘afrodisiaci’ (come il tartufo) i soci si ritrovano per raccontarsi storie e divertirsi, aggiungere nuovi soci, ma anche compiere opere di solidarietà. Decine sono state le borse di studio che il Solstizio San Martino ha donato ai bambini delle elementari locali, tra gli anni ’80 e ’90. «Dal 2000 aiutiamo la Caritas provinciale. Mentre per quest’anno stiamo già pensando ai fondi per l’Abruzzo» afferma il segretario, Carlo Bertozzi, insieme al presidente dott. Alessandro Vampa. Perchè essere ‘cornuti’ in alta Valmarecchia è un pregio, non un difetto.
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