A Rimini tornano i clown che Fellini trasformò in un mito del Cinema
Notizia pubblicata il 26 ottobre 2007
Categoria notizia : Musica
I protagonisti, sullo schermo ma soprattutto sul palcoscenico del Fulgor, saranno loro, i fratelli Colombaioni. Pronti a divertire il pubblico dal vivo con quello spettacolo clownesco che tanto piaceva a Fellini.
E forse, per commemorare il Maestro nel quattordicesimo anniversario dalla sua morte, non ci poteva essere migliore omaggio che il tributo a uno dei film più autobiografici del grande regista riminese, I clown. Una pellicola in cui é Fellini stesso a raccontare il mondo del circo, dai ricordi d'infanzia fino alle visite ai grandi circhi di Liana Orfei e di Parigi.
Ne «I clown», che verrà proiettato martedì sera al Fulgor, recitavano anche Alfredo e Flavio Colombaioni, due dei quattro fratelli circensi che Fellini scelse per fare nel film quello che facevano ogni sera al circo: i clown. Ma tra avanspettacolo e clownerie, martedì al Fulgor i Colombaioni racconteranno anche come é cambiata la loro arte dopo l'incontro con il Maestro.
« Sarà una serata insolita - spiega il direttore della Fondazione Fellini, Vittorio Boarini - un omaggio a Fellini, certo, ma anche a Charlie Chaplin, di cui ricorrono i 30 anni dalla morte. Fellini amava moltissimo Chaplin, l'aveva conosciuto e lo considerava tra i più grandi, e le analogie tra i I clown e Il circo, ma soprattutto Luci della ribalta, sono evidenti».
A pochi giorni dall'anniversario della morte di Fellini, la fondazione ha anche pubblicato il nuovo numero di Amarcord, la rivista di studi felliniani. E tra i contributi spicca un interessante saggio di Gian Franco Miro Gori, che mostra come la città di Fellini sia sempre stata, in realtà , protagonista sui set. Nel cinema del dopoguerra sono ben 73 pellicole ambientate o addirittura girate a Rimini e dintorni. Fellini non girò mai qui, «ma la Rimini di Amarcord - sottolinea Boarini - é forse ancora più vera di quella vera».
Peccato, allora, che il restauro di uno dei simboli felliniani, il Fulgor, immortalato anche in Amarcord, tardi a venire. «Siamo preoccupati dal ritardo per la realizzazione del progetto - ammette Boarini - , ma purtroppo siamo abituati: quando si ha a che fare con l'ente pubblico, i tempi sono imprevedibili».
ma. spa.