Addio a Claudio Semprini. Creò l'Embassy dei miti. Socio nello storico locale dal '53 fino al '91
Notizia pubblicata il 07 gennaio 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
ALTRO pezzo della Rimini d'oro se n'é andato. Claudio Semprini, 83 anni, uno dei soci fondatori dell'Embassy, si é spento sabato nella sua casa di Riccione. Assieme al fratello Almerigo e al cognato Guido Mulazzani, dopo l'esperienza del Savioli, nel 1953, partirono con l'avventura dell'Embassy che, nel giro di pochi anni, divennne uno dei locali più alla moda d'Italia: il podio se lo contendevano con il Savioli di Riccione e La Capannina, in Versilia.
Strepitosi quegli anni di boom economico che diedero via all'epoca più fortunata di Rimini e la fecero conoscere nel mondo. Fred Buscaglione, con la sua band, é stato ospite fisso nelle estati dal '54 al '60, ma sul palco dello storico locale si sono esibiti Celentano, Mina, Lucio Battisti, Rita Pavone, Gigliola Cinquetti. Si é riso con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini e le barzellette di Gino Bramieri, mentre si ammiravano le belle modelle che sfilavano presentate da Nunzio Filogamo e da Mike Bongiorno, come ricorda Elio Tosi, prestigioso barman, responsabile del bar, del ristorante e di tutte le attività della zona concerto.
«Nel 1955 da noi si svolse il concorso di Miss Italia e l'anno dopo ospitammo la semifinale - racconta Tosi -. A quei tempi si facevano serate da tremila persone: era sempre tutto pieno, strada e marciapiedi compresi. Certo, per entrare gli uomini dovevano avere giacca e cravatta, ma anche i giovani che arrivano erano tutti educatissimi: quando andavano a chiedere a una signora o signorina di ballare, spegnevano la sigaretta e si allacciavano la giacca. E loro, Claudio, Almerigo e Guido, erano dei grandissimi professionisti che hanno fatto grande il locale».
La società , dal '53 fino al '91, non si é mai sciolta: i tre fondatori, assieme a Tosi, hanno - se possibile - rafforzato il loro sodalizio gestendo per quasi un decennio, dal '61 al '70, anche un altro locale che fa fatto la storia della riviera, il Paradiso. Claudio era il solo del terzetto rimasto in vita (Almerigo e Guido sono scomparsi da tempo). Lui ha lottato contro una lunga malattia che poi lo ha sconfitto, ma gli anni d'oro di cui é stato uno degli indiscussi protagonisti rimarranno per sempre. I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa Gesù Redentore (zona Alba di Riccione). La salma riposerà nel nuovo cimitero. Stasera, alle 20.30, il rosario.
(photo by calca)