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Abbado realizza il sogno del Fidelio. Domenica a Reggio

Notizia pubblicata il 02 aprile 2008



Categoria notizia : Eventi


UNO degli eventi musicali dell'anno é fissato per domenica al teatro Valli di Reggio dove alle 20 debutterà  l'Abbado atteso da anni dal suo pubblico, alle prese con Fidelio, l'unica opera lirica di Beethoven. In teatro si stanno vivendo ore frenetiche nell'attesa di uno spettacolo destinato a restare nella storia: Claudio Abbado al timone della Mahler Chamber Orchestra e di uno dei più importanti cori al mondo, l'Arnold Schonberg Chor, regia di un 'debuttante' della lirica, Chris Kraus, apprezzato cineasta tedesco.

IL TEATRO si annuncia ovviamente stipato in ogni ordine di posti anche per la replica di martedì 8, ma la 'prima' sarà  eccezionalmente videodiffusa in diretta in ben tre sale di Reggio Emilia e provincia: teatro Ariosto, teatro Bismantova di Castelnovo Monti e teatro De André di Casalgrande. Il Valli coproduce Fidelio col Teatro Real di Madrid, la Festpielhaus di Baden Baden e i teatri comunali di Ferrara e Modena. L'opera sarà  a Madrid dal 19 aprile, a Baden Baden dal 3 maggio, a Ferrara il 20 e 22 novembre, a Modena il 28 e 30 novembre.

ABBADO E KRAUS anche ieri erano presi dalle prove in sala dove i cantanti si alternavano sulla scena spettrale carceraria dominata da una minacciosa ghigliottina. Solo Kraus ha trovato qualche minuto per presentare il lavoro in coppia col direttore artistico dei Teatri reggiani, Daniele Abbado. Il carcere é anche l'ambientazione del più fortunato lavoro del regista cinematografico, Quattro minuti, che verrà  presentato oggi alle 20,30 al cinema Cristallo di Reggio, seguito da Scherbentanz, primo film del regista tedesco.

IL REGISTA definisce il Fidelio «una grossa avventura» e aggiunge di aver «cercato di lavorare con i cantanti in modo naturalistico. La scena diventerà  astratta perchè l'opera é qualcosa di non reale». Quanto agli interpreti, Kraus ammette di aver sempre pensato, prima di questo lavoro, «che i cantanti sono cattivi attori, ma qui ho trovato interpreti disposti a rischiare, meravigliosi». Sono nomi di tutto rispetto, chiamati ad una prova ostica, come ha ammesso lo stesso Claudio Abbado: la soprano Anja Kampe (Leonore), il tenore Clifton Forbis (Florestano), il baritono Albert Dohmen (Don Pizarro). «Sono rimasto molto stupito - dice Kraus - quando Abbado mi ha chiamato, questa é la mia prima regia d'opera. Ogni volta che si affronta un'esperienza nuova si é di fronte ad un avvenimento, ma questa volta c'é di mezzo Beethoven».

Abbado eseguirà  la versione definitiva del Fidelio, quella del 1814. L'unico melodramma di Beethoven ebbe un parto travagliato, presentato già  nel 1805 a Vienna senza successo, poi ripreso e snellito. Il grande direttore proprio in questi giorni ha ribadito di non voler tornare alla Scala perchè ama lavorare in «città  piccole e vive». Richiesto di un parere, il figlio Daniele ha confermato che quella del maestro é un'intenzione definitiva, ma ha aggiunto: «Dopo di che la vita… non si sa mai».

(foto di http://www.flickr.com/photos/ziowoody)
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