La Provinvia di Rimini si Ribella alla proposta della Lega. No alle classi per soli stranieri
Notizia pubblicata il 24 ottobre 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
« RIMINI ha sempre saputo distinguersi per l'accoglienza degli studenti stranieri nelle scuole. Figuriamoci se possiamo pensare di istituire alcune classi ‘differenziate' per gli immigrati nei nostri istituti...».
Maurizio Taormina non ne vuol sentir nemmeno parlare. E ieri mattina il vice presidente della Provincia, nell'incontro con
il nuovo provveditore di Rimini Giancarlo Mori, gli amministratori e i presidi dei vari comuni del Riminese, ha dato una risposta netta, chiara sulla proposta avanzata nei giorni scorsi dalla Lega Nord. Anche perchè Rimini é, in Emilia Romagna, la realtà con la più elevata presenza di stranieri nelle scuole superiori (ormai quasi il 10%). «
Gli immigrati non vanno tenuti in disparte, nè tanto meno si può pensare di tenerli in classi separate. Dall'incontro di ieri, é emersa la volontà , da parte di tutti, di fare il percorso contrario». In pratica, «partendo dalle buone esperienze di integrazione scolastica che abbiamo già nel nostro territorio», la Provincia creerà una ‘rete' di sostegno per gli studenti immigrati, che metta insieme ogni istituzione ed ente coinvolto: dai Comuni alle scuole, dall'Ausl alla Caritas.
Sui tagli alle scuole previsti dal decreto Gelmini, la Provincia sta già correndo ai ripari. Massimo impegno per tutelare i territori, e in particolare «i Comuni più piccoli e collinari». «Dobbiamo riqualificare l'offerta scolastica, e ripensarla in base alle nuove esigenze dei saperi e dei bisogni del mercato del lavoro, non ridurla in base a dei semplici numeri», ribadisce Taormina. Un punto su cui ha insistito a lungo ieri anche il nuovo provveditore, Mori. «
Ogni trasformazione é dolorosa, ma occorre — precisa — portarla avanti mantenendo sempre saldi insieme due punti fondamentali: i costi dell'istruzione, e il valore della conoscenza»
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