Il popolo dei supermultati minaccia un'azione collettiva contro il vigile elettronico
Notizia pubblicata il 09 febbraio 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
CLASS ACTION oppure seguire uno per uno i tanti ricorsi individuali contro le multe del vigile elettronico? E' questo il nodo che ieri il collegio dei vari legali di Federconsumatori - l'associazione che si riferisce al sindacato Cgil - ha tentato di dipanare.
Attorno a un tavolo si sono seduti gli avvocati Marco Bianchi, presidente di Federconsumatori Rimini - sede in via Caduti di Marzabotto -, e i colleghi Luca Zamagni, Daniele Marino, Semprini, Maselli. Per ora non si é deciso per una o l'altra strada. La scelta sarà lasciata ai singoli cittadini. I legali spiegheranno la possibilità di class action, e relativi tempi (non prima di luglio). Da un lato sarebbe più «semplice» attuare una «class action». Ovvero un'azione collettiva di contenzioso giudiziario, da anni praticata - anche con clamorosi successi (si veda il caso delle multinazionali del tabacco) negli Stati Uniti. E dal primo gennaio introdotta anche in Italia, non senza polemiche, dal governo. Ma la praticabilità della class action non é ancora piena. In soldoni, si dovrebbe attendere verosimilmente sino al mese di giugno o luglio.
Nel frattempo, multati «semplici» e plurimultati dovrebbero pagare le contravvenzioni. Che in non pochi casi, com'é noto, ammontano a parecchie migliaia di euro. Federconsumatori segnala di non avere «mai ricevuta risposta dall'amministrazione comunale» in merito alla lettera inviata dall'associazione a Palazzo Garampi, lo scorso 7 gennaio, a firma del presidente Marco Bianchi. Eccola.
«Oggetto: Vigile Elettronico - Richiesta incontro. Egregio Sig. Sindaco, negli ultimi giorni la scrivente Associazione é stata sollecitata da un numero sempre crescente di cittadini che hanno subito multe in seguito all'entrata in vigore del cosiddetto vigile elettronico a presidio della zona a traffico limitato nel nostro Comune.
Federconsumatori fornisce la propria disponibilità ad avviare un tavolo di confronto con il Comune ed individua come prioritari i seguenti punti: a) prevalenza del messaggio informativo-educativo e non esclusivamente punitivo (o, peggio ancora, finalizzato a "fare cassa") delle sanzioni elevate per mezzo del vigile elettronico; b) valutazione in ordine alla possibilità di introdurre misure alternative-sostitutive alla sanzione pecuniaria (o di parte di essa) in ben individuate fattispecie peculiari (ad es. per coloro i quali abbiano subito diverse sanzioni per uno stesso comportamento ripetuto); c) possibilità di rateizzazione degli importi; d) revisione degli importi richiesti ai cittadini per le spese di notifica a mezzo posta della sanzione. Restiamo in fiduciosa attesa... ad essere convocati dall'Amministrazione Comunale allo scopo di approfondire i sopra enunciati punti». Federconsumatori esorta il Comune a «evitare un colossale conflitto giudiziario con migliaia di cittadini». Insomma, si chiede una soluzione politica.
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