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Arriva il Cirque du Soleil Va in scena il Delirium

Notizia pubblicata il 02 ottobre 2007



Categoria notizia : Spettacoli


LE DIMENSIONI innanzitutto. Che “Delirium”, la megaproduzione per i palasport del Cirque du Soleil attesa all'Adriatic Arena il 10 e 11 novembre,

 con le sue proiezioni extra large e una colonna sonora da dance-club newyorkese sia una formidabile esperienza sensoriale lo lasciano intendere subito i giganti i bianco e nero proiettati sui maxischermi già  in apertura di spettacolo, alzando il velo con la complicità  del rock sulla alienazione metropolitana dei nostri anni in una girandola di trampolieri col martello, cantanti dalla gonna smisurata, figurine sghembe e lunatiche che sembrano rubate ad un poemetto di Cavazzoni.

A parlarne é l'unico artista italiano in scena, Raffaele Artigliere, percussionista e ballerino di Pozzuoli. Artigliere, 49 anni di cui 29 passati a girare il mondo col Cirque du Soleil é pure l'autore del numero di tamburi “Battle”, uno dei momenti clou della maratona.

Qual é il tema di “Delirium”?
"E' uno spettacolo che parla dei dualismi, delle contrapposizioni, dei conflitti dell'essere umano. In alto, sospeso nel vuoto, c'é Bill l'uomo volante appeso alla sua mongolfiera-guscio. Sotto c'é Cerbero, guardiano delle porte di un inferno alla Alighieri. E le loro esistenze sono legate ai quattro elementi della vita: acqua, fuoco, aria, e terra".

Questa é la prima produzione da palasport del Cirque du Soleil. Cosa cambia rispetto alla tenda?
"Dopo un anno e mezzo di arene americane, abbiamo rivoluzionato lo spettacolo per quelle europee che sono di dimensioni più contenute. Mentre oltre oceano gli spettatori sedevano su entrambi i lati della struttura, collocata al centro della sala e aperta sui due lati, in Europa l'abbiamo addossata ad una gradinata per trasformarla in uno smisurato palcoscenico col pubblico tutto da una parte. Una scelta che ci ha permesso di ottimizzare la diffusione sonora e migliorare sensibilmente l'acustica".

Lo show ha richiesto lunghi tempi di realizzazione?

"Solitamente la creazione di uno spettacolo del Cirque richiede circa un anno, poi ci vogliono tre mesi di allestimento presso il quartier generale di Montreal e tre in arena".

Qual é la principale differenza tra “Delirium” e gli altri show?

"Cambia il concetto di fondo. 'Delirium', infatti, non é pensato come uno spettacolo circense, ma come un concerto rock. Ed é proprio questo ad averlo spinto nelle arene piuttosto che sotto il tendone. E' il regalo che il Cirque s'é voluto fare nel 2003 per festeggiare i vent'anni di attività ; rimissando e 'visualizzando' le musiche più famose dei suoi spettacoli per costruirci sopra un grande rave party".
Insomma, un grande videoclip.
"Noi ci scherziamo sopra definendolo 'un viaggio un po' in acido attorno al mondo'. Effettivamente l'effetto clip é fortissimo, indotto anche da un team di 17 nazionalità ; in tutto 135 persone di cui 38 in scena".

foto by pat rioux
foto by spcbrass