Circolo tennis Rimini: servono campi e una «house»
Notizia pubblicata il 17 novembre 2007
Categoria notizia : Sport
E l'attività é intensa e qualificata, visto che vengono organizzati un torneo nazionale Fit maschile di 4° categoria, il campionato indoor "Giuseppucci", la Coppa Italia maschile ed il campionato Uisp. Ed inoltre la scuola tennis giovanile ed i corsi per adulti, per un totale di oltre cinquanta partecipanti, coordinati dall'istruttore Tommaso Di Vincenzo.
Una scuola dove é emerso uno dei migliori talenti di Emilia-Romagna e Marche, Tomas Montironi, 14 anni, attuale classifica D3. Il presidente Silvano Zanchini sottolinea:
« L'esame di questi dati, di per sé, evidenzia una disarmonia tra la struttura ed il numero di praticanti. E' palese la difficoltà che i soci affrontano quotidianamente nell'espletamento dell'attività tennistica, rapportando il numero degli stessi, sicuramente elevato con l'unico campo disponibile. La necessità di un secondo campo é tangibile e non più procrastinabile. Non si dimentichi che l'attuale struttura, risalente agli anni settanta, é stata munita di copertura pressostatica nel 1994 grazie all'impegno personale dei soci e con l'aiuto dell'allora sindaco Bevitori, il quale si é prodigato per l'assegnazione di un contributo da parte di un istituto di credito locale. Ora la situazione stà scoppiando. Non si dimentichi che anche l'attuale campo prossimamente dovrà essere smantellato, per dare spazio all'ampliamento dell'attiguo istituto scolastico Einaudi - Benelli».
E' un fiume in piena il presidente: «In verità un altro campo di gioco, scoperto, esiste da alcuni anni, ma per l'infelice collocazione, dovuta ad una scelta unilaterale della Comune, il circolo tennis continua ad essere usufruito solo per l'attività di calcetto, l'unica, peraltro, possibile, stante l'inidoneità della recinzione esterna e la necessità di collocare, volta per volta, la rete di gioco. Il tutto su un fondo in erba sintetica che, fin da subito, ha denotato gravi difetti, con avvallamenti ed irregolarità di vario tipo. Per evitare che si ripeta un'analoga scelta, essendo ormai scontato il citato smantellamento, da tempo abbiamo preso contatto con l'amministrazione per una scelta condivisa ed ottimale».
Il presidente sottolinea altri aspetti della vicenda: «L'occasione é servita per rappresentare il concetto di sport che personalmente ho inteso radicare nel circolo, condivisa dal consiglio e dalla parte tecnica, specialmente, ma non esclusivamente, a livello giovanile. Lo sport deve essere una "palestra di vita", l'approccio a livello giovanile deve privilegiare, prevalentemente, l'aspetto educativo e comportamentale, poi, in un secondo tempo, l'aspetto tecnico, sia ludico, che agonistico. L'adulto, ovviamente, non dovrà sottrarsi a tale "filosofia" che il Ct Novafeltria intende perseguire.Non a caso, sia dalla scuola, che dai corsi, sono stati estromessi soggetti che non erano in linea con tali principi.
Ma, a mio avviso, lo sport non può esulare dal contesto sociale generale, del quale rappresenta un importante elemento, con il quale si deve assemblare ed integrare. Pertanto, unitamente all'esigenza di cominciare a pensare concretamente alla realizzazione di almeno due campi di gioco, alla loro collocazione e realizzazione, si avverte l'esigenza di munirli di una adeguata "club house" che, al di là del fascino della citazione anglosassone, altro non deve essere che un luogo di ritrovo per sportivi, ma non solo; un centro di aggregazione, nel quale confrontarsi, parlando non solo di sport, dove condividere iniziative ed eventi e poter avere la possibilità di parlare, leggere, confrontarsi a 360° con chiunque.
Il Ct Novafeltria ha già avuto modo di esporre al primo cittadino il sito e la progettualità , attendiamo fiduciosi risposte concrete e tempestive».progettualità , attendiamo fiduciosi risposte concrete e tempestive».