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La Regione becca più della tigre Per chi non combatte le zanzare al cimitero fino a 600 euro di multa

Notizia pubblicata il 27 marzo 2008



Categoria notizia : Turismo


NON bastavano nuovi balzelli d'ogni sorta che i cittadini si trovano tra capo e collo a ogni batter di ciglia. Dalle maxi-multe a raffica del vigile elettronico all'addizionale Irpef alla tassa di scopo. Ora ne hanno inventata un'altra. Quale? La multa sul caro estinto.

Nientemeno. Diciamolo subito: stavolta il genio della lampada che l'ha ideata non é il Comune. Macchè, per tanta creatività  bisogna andare più in su. La Provincia? Non basta. Regione Emilia Romagna, via Aldo Moro, Bologna. L'ente regionale, nelle disposizioni per la lotta (sacrosanta) alla zanzara tigre e ai rischi del virus chikungunya, disposizioni cui obbligatoriamente devono uniformarsi tutti i Comuni, quest'anno ha stanziato 1,1 milioni di euro, e introdotto una stupefacente novità .

Citiamo testualmente: «All'interno dei cimiteri, qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvidici, i vasi portafiori devono essere riempiti con sabbia umida; in alternativa l'acqua del vaso deve essere trattata con prodotto larvicida ad ogni ricambio. In caso di utilizzo di fiori finti il vaso dovrà  comunque essere riempito di sabbia, se collocato all'aperto.

Inoltre tutti i contenitori utilizzati salturiamente (es. piccoli innaffiatoi o simili) dovranno essere sistemati in modo da evitare la formazione di raccolte d'acqua in caso di pioggia». Per chi sgarra, multe da 100 a 600 euro. In parole semplici, le povere vecchiette la cui unica consolazione é mantenere fiori freschi nel vaso sulla tomba del defunto marito, rischieranno di trovarsi di fronte un solerte vigile col taccuino spianato, che le apostroferà  come mezze criminali: «Che fa nonnina, concilia?» Ironia della sorte, l'importo della sanzione massima corrisponde grossomodo alla magra pensione mensile di molte vedove.

Così potranno passarla direttamente dallo Stato ai Comuni! Una sorta di surreale partita di giro. Verrebbe da ridere, non fosse che la questione é seria. Infatti i Comuni sono tenuti ad adeguarsi alla legge regionale anti-tigre. E dovranno non solo installare a tempo record dei dispenser, distributori automatici di pillole larvicide (o magari di sabbia, per i fiori finti: almeno quella in riviera non manca, se non che é reato portarla via dall'arenile). I Comuni dovranno anche disporre un adeguato servizio di monitoraggio e sorveglianza nei cimiteri da parte degli agenti di polizia municipale, pronti a incastrare la vecchietta per favoreggiamento di zanzara.

Rimini di cimiteri ne ha tredici, per dire. Nel Piano regionale introdotte novità  di sorveglianza per individuare eventuali insetti di nuova introduzione, come l'Aedes Egypti, portatore di malaria. Dopo il capolavoro sulle 10 giornate festive annuali di astensione dal lavoro, imposte dalla Regione Emilia Romagna, che sta rischiando di mandare a ramengo il turismo rivierasco, eccone subito un altro. E poi dicono che il sonno della... Regione genera mostri. E la veglia? 
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