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Migliaia di giovani alla ricerca del reale .Meeting chiuso e i numeri sono da record

Notizia pubblicata il 26 agosto 2007



Categoria notizia : Musica


Caro Carlino, mi sembra che quest'anno il Meeting non abbia dato grandi spunti; a parte il duello Fassino-Tremonti non ci sono stati acuti politici. Come mai?Gloria R. (Cattolica).
LA SIGNORA un po' di ragione ce l'ha. Pubblichiamo la lettera perché il pensiero di Gloria dimostra come, da 28 anni a questa parte, a Rimini si svolgano in contemporanea due Meeting: quello della politica e quello un po' più reale, della gente, di quelle 700mila e passa persone che magari di Fassino, Tremonti e papaveri vari un po' se ne infischiano e sono lì per altri motivi.

Eccoci al nocciolo: per cosa sono lì? Forse bisogna viverci un po' dentro al Meeting per provare a capirlo. Di sicuro quelle 700mila persone sono lì perché quel sant'uomo di monsignor Luigi Giussani, colui che più di 50 anni fa s'inventò il movimento che è diventato poi Comunione e Liberazione, ha sicuramente creato qualcosa di grande: può piacere e può anche non piacere, ma c'è.

Vogliamo fare l'esempio dei 4mila volontari (in cinque sono arrivati per la prima volta anche dalla Cina) che si pagano un po' di vacanze di tasca loro e vengono a Rimini non per la spiaggia, ma per pulire le toilettes della Fiera? Ancora più semplicemente: forse quel 'popolo' è lì soltanto perché è bello ritrovarsi una volta all'anno fra amici.

Ogni volta stupisce la presenza dei giovani. Tempo fa uscì una statistica che diceva che dei presenti a Rimini, circa il 15% non superava i 25 anni di età. A naso, questa percentuale è cresciuta, segno che il messaggio lanciato prima da don Giussani e poi dal Meeting è così forte che si sta trasmettendo di generazione in generazione.

Don Giussani ha insegnato a scoprire il gusto del reale a questa gente, e la realtà per il popolo del Meeting è tutto. Ma lo sappiamo tutti come è difficile oggigiorno vivere il reale, presi come siamo da mille cose: più facile vivere un minuto fa o progettare il minuto dopo. Quelli del Meeting ci provano a vivere questo minuto, proprio questo qui: adesso. E' da escludere che ci riescano sempre, ma ci provano. Sono appassionati del presente, della bellezza del mondo.

Vedi gente, vedi ragazzini, vedi intere scolaresche che vanno a visitare mostre complicate o ascoltano relatori di convegni scientifici o astronomici e magari hai pure la sensazione che non capiscano nulla, perché sbadigliano. Forse non è una sensazione, magari non capiscono proprio nulla. E allora perché lo fanno, ci chiederà lei, signora Gloria. Perché sono stati educati così. Non a seguire la mandria, intendiamoci: tutt'altro. Ma a interessarsi a tutto. Pazienza se oggi non hanno capito nulla. Arriverà il giorno che capiranno. Sono appassionati della vita, della bellezza del mondo.

Sono forse discorsi un po' troppo complicati, signora Gloria, ed è per questo che nei giornali non si fanno mai. Basta però passare dal Meeting qualche volta, senza pregiudizi, per capire meglio e di più. O più che capire: vivere. A Rimini, anche quest'anno, sono passate persone provenienti da tutto il mondo, scienziati, premi nobel, cardinali, futuri santi. Qui vengono diavoli e acque sante e si danno pure la mano. Ci creda, Gloria, al mondo c'è poco di simile. E pazienza se ogni tanto la politica resta solo in un angolo, oppure solo sui giornali.