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Chiude l'Io club «Finita un'epoca vendo tutto»

Notizia pubblicata il 28 febbraio 2008



Categoria notizia : Night Life


«DOMANI sera ragazzi si festeggia. La fine della stagione e, quasi sicuramente, la fine dell'Io...». Ad annunciarlo é lui stesso, Willie Sintucci, che per quasi 15 anni é stato il titolare, il dj e in qualche modo l'anima della discoteca di Marina centro.

Confermando le voci, sempre più insistenti, che dal giugno scorso davano ormai per sicura la chiusura del locale. «Siamo in trattativa per vendere l'Io street club, ancora non posso dire chi l'acquisterà  - premette Sintucci - ma é molto improbabile che questo continui a essere un locale. Noi ci abbiamo provato e abbiamo vinto, per tanti anni, la scommessa. Ma ormai a Rimini non c'é più spazio per un locale come l'Io. E allora tanto meglio chiudere».

E CON L'IO chiude anche un pezzo di storia della notte riminese, che qui ha visto esibirsi tantissimi artisti: da una giovanissima Carmen Consoli a Francesco De Gregori, da Irene Grandi a Luca Carboni, e ancora Elisa, Samuele Bersani, Paola Turci, Vinicio Capossela, Saturnino (con Jovanotti ad assistere tra il pubblice), Negramaro, Mario Biondi e tanti altri, italiani e stranieri.

«Il nostro locale é sempre stato fedele a stesso, con una scelta musicale e di artisti dal vivo precisa, con una filosofia chiara. E invece negli ultimi anni nelle disco della Riviera - sottolinea Sintucci - é prevalsa la logica di concedere tutto e di più pur di riempire la pista: il biglietto d'ingresso gratis, la consumazione extra! Io non ci sto: sono cresciuto alla scuola di Gianni Fabbri (il compianto titolare del Paradiso, ndr) e ho sempre creduto che un locale di questo tipo va gestito in un certo modo. Visto che si fa sempre più fatica, anche se siamo riusciti anche in questa stagione a fare pienoni e belle serate, non vale più la pena andare avanti».

UNA SCELTA sicuramente sofferta, ma sofferta. «E poi gli anni passano per tutti: mica posso fare il discotecaro fino a 50 anni», si schermisce Sintucci. Che dà  a tutti appuntamento a domani sera. «Ma dopo la festa, riapriremo il locale ancora una volta, il 29 marzo, per il concerto di Baustelle». La data ormai era fissata, «sarebbe stato un vero peccato rimandare». La scelta di chiudere l'Io invece, con qualche settimana di anticipo sul previsto, non si rimanda. «E' finita un'epoca, e non credo proprio che chi verrà  dopo di me abbia intenzione di continuare con l'Io».
(foto by zioWoody)