Il reparto di chirurgia del Franchini, potenziato o ridotto?

Dopo il recente trasferimento di un chirurgo dal Franchini di Santarcangelo all’Infermi di Rimini, il Pd ha lanciato l’allarme, asserendo che questa manovra conferma il rischio di un depotenziamento del reparto di chirurgia.

L’Ausl risponde spiegando che lo spostamento e soltanto straordinario e temporaneo che non altera il piano strategico approvato dalla conferenza sanitaria provinciale a cui hanno partecipato tutti i comuni, compreso Santarcangelo. Il progetto di riqualificazione prevede il consolidamento del reparto di chirurgia alla mammella e quella di medio-bassa complessità al Franchini, mentre Rimini e Riccione si occuperanno degli interventi urgenti.

L’Ausl ha confermato che gli interventi urgenti da effettuare nei giorni feriali saranno trasferiti a Rimini, questo sarà necessario per potenziare l’attività senologica e chirugica di medio-bassa complessità a Santarcangelo, allo stesso tempo sarà garantita un’assistenza adeguata e sicura ai pazienti in situazioni urgenti che necessitano di una degenza post-chirurgica in terapia intensiva che Santarcangelo non ha. Confermato l’aumento delle sedute operatorie al Franchini che saranno da 9 a 11 a settimana e la sperimentazione della centralizzazione degli interventi a Rimini durerà 17 mesi.

Per provvedere alla specializzazione del Franchini in interventi al seno e di medio-bassa complessità, il progetto prevede l’integrazione dei chiurghi di Santarcangelo con quelli riminesi per incrementare la loro competenza in vista delle urgenze e contemporaneamente i chirurghi di Rimini potranno dedicarsi maggiormente alla chirurgia senologica a Santarcangelo.

Nonostante le ripetute rassicurazioni da parte dell’Ausl, il Pd e l’amministrazione comunale continuano a sospettare una riduzione delle attività nel reparto di chirurgia del Franchini ed è stato chiesto al direttore generale Ausl, Marcello Tonini, di poter riesaminare i piani sull’ospedale.