Spiaggia, via libera ai chiringuiti. I bagnini potranno gestirli con i chioschisti
Notizia pubblicata il 29 febbraio 2008
Categoria notizia : Turismo
SULLA SPIAGGIA potranno nascere altri punti di ristorazione. Vale a dire chioschi, chiringuiti o simili ora potranno nascere negli stabilimenti grazie ad una collaborazione tra bagnini e chioschisti.
Lo ha stabilito la giunta che ha inserito questa possibilità nella «Variante al Piano particolareggiato dell'arenile» che sarà adottato nei prossimi giorni in consiglio comunale e quindi approvato dopo i sessanta giorni necessari per le osservazioni. Gli amministratori comunali, a partire dall'assessore al Demanio Loretta Villa, si riservano di concordare le modalità di gestione con i titolari dei bar di spiaggia. E comunque prima di dare corpo alle nuove strutture si dovrà approvare un regolamento ad hoc. Quello che era stato richiesto anche dal presidente della Confcommercio Sergio Pioggia per evitare l'anarchia, com'é successo negli ultimi anni con i locali modaioli del Marano.
La variante al piano riporterà altre condizioni richieste dalla Sovrintendenza di Ravenna che, come anticipato, ha sciolto anche il «nodo» di piscine e idromassaggi. Ma attenzione: niente scivoli e giochi acquatici del genere. Le strutture si potranno installare, ma dovranno essere amovibili e alternate di bagno in bagno, secondo le tipologie. Per intenderci se un bagnino sceglie la piscina, l'altro dovrà ripiegare sull'idromassaggio. Secondo l'intesa siglata tra il Comune, Regione e Beni Culturali e Paesaggistici, gli specchi d'acqua dovranno essere collocati sulla sabbia. Vanno interrati solo gli impianti che dovranno funzionare con sistemi-solari e/o fotovoltaici per il risparmio energetico, e con dispositivi che consentono di non sprecare acqua.
Gli idromassaggi potranno estendersi su 5 metri quadri per ogni 10 metri di fronte mare della concessione. Le piscine invece potranno contare su 2 metri quadri per ogni metro di fronte mare dello stesso bagno.
Altro capitolo le cabine. E' confermato: dall'Alba a piazzale San Martino il seminterramento e le «soluzioni in trincea», non saranno più obbligatorie. Al massimo potranno essere adottate dal 20 per cento degli operatori. Si potranno scegliere sistemi alternativi, predisponendo preferibilmente i manufatti in modo perpendicolare rispetto alla battigia.
Per quanto riguarda bar e ristoranti, la variante conferma la possibilità di realizzare un piano interrato per servizi e di allargarsi sulle terrazze,
ma con strutture leggere e pareti perimetrali scorrevoli e apribili. La parte soprelevata non interesserà più il 100 per cento della superficie, ma solo il 50 per cento. Un altro 25 per cento d'area potrà essere riparato con semplici tende o pergolati. Un particolare. In caso di ristrutturazione, bar e ristoranti non potranno allargarsi oltre i 156 metri quadri.
Niente interrati per le casette dei bagnini. Mentre si propone di far arretrare il più possibile tutti i manufatti, in particolare i sottoservizi.Per i bagni da ristrutturare si prevede una riduzione di cabine. Si parla del 10 per cento per superfici comprese tra i 50 e i 99 metri quadri, del 15 per cento per spazi tra i 100 e 199 metri quadri e del 20 per cento per aree oltre i 200 metri quadri.
(foto by oooh.oooh)