Acori al "lascia o raddoppia"
Notizia pubblicata il 11 aprile 2008
Categoria notizia : Sport
Buongiorno Acori, come si sente al suo ultimo derby contro il Cesena?«Ok, ragazzi, ci vediamo, vado a fare la doccia».E' la battuta con la quale Leo Acori ha concluso la conferenza stampa pre-derby. Non parla di futuro, almeno fino a oggi, domani o i primi giorni della prossima settimana.
La realtà é che il tecnico biancorosso si appresta a vivere il decimo confronto diretto con il Cesena di Fabrizio Castori, mai però a distanza così siderale dai "cugini".Come si sente a +25 alla vigilia di un derby?«E' una sensazione piacevole, però mi sentivo bene anche l'anno scorso. Sicuramente stare davanti al Cesena é un motivo di orgoglio soprattutto per i nostri tifosi, ma io mi sento bene per la posizione di classifica che occupa il Rimini, ancora protagonista di un grande campionato?
Cosa risponde a chi sostiene che il Rimini potrebbe aiutare il Cesena nella corsa salvezza?«Che sono chiacchiere da bar. In settimana abbiamo avuto un incontro con i nostri tifosi, li abbiamo rassicurati sul nostro massimo impegno, ma credo che i veri tifosi, quelli che oggi ci seguiranno al Manuzzi, sappiano già che il Rimini vuole vincere questo derby. Intanto ci hanno ringraziato per quello che abbiamo saputo fare fino a questo momento della stagione».Un anno fa esatto, voi a caccia dei play-off, loro tranquilli o quasi: situazione capovolta?«Premesso che io non ho ancora perso la speranza di un clamoroso reinserimento del Rimini nella lotta play-off, le due situazioni possono essere abbastanza identiche, nel fatto che una delle due squadre ha un obiettivo importante da raggiungere. Ma vi ricordate come il Cesena interpretò quella partita? Lottando, giocando con grinta dal primo all'ultimo minuto, noi vincemmo con un gol di Matri in avvio, ma ci fu da soffrire. Rimini-Cesena non sarà mai banale e mai scontata».
Come ha motivato una squadra che nelle ultime tre trasferte ha fornito prestazioni mediocri?«In queste partite i giocatori sanno trovare grandi motivazioni: l'entusiasmo e la carica agonistica sono fondamentali e su questo non ho dubbi. Ma sarà decisiva anche la concentrazione: quando siamo rimasti con la testa in partita dall'inizio alla fine, abbiamo ottenuto grandi risultati. Alla squadra ho chiesto di non mollare per tutti i 90 minuti abbondanti dell'incontro».La parola serenità , che deriva dalla vostra classifica, si può sposare bene con la parola derby?«Certo, la serenità ci può servire per giocare la palla con maggiore tranquillità e scioltezza, ma ripeto, la serenità va abbinata alla determinazione».
Che Cesena si aspetta?«Battagliero, é logico, grintoso come deve essere un avversario che sta lottando per salvarsi e dovrà assolutamente vincere per non perdere terreno dalla quartultima, ma sempre nei limiti della correttezza. Ecco, su questo particolare mi piace spendere due parole, perchè i miei derby contro il Cesena e contro Castori sono sempre stati corretti e leali».La designazione di Bergonzi?«Fu sospeso dopo Napoli-Juve di quest'anno, ma mi sembra che sia passato parecchio tempo da quell'episodio. Dovrà tenere comunque gli occhi ben aperti, perchè il derby di Romagna é sempre una partita particolare».
Ma é proprio deciso a schierare il tridente Ricchiuti-Greco-Vantaggiato? «Dovrò verificare gli ultimi dettagli, ma l'idea di partenza é quella. E comunque non é un tridente vero e proprio, perchè Ricchiuti agisce sulla linea dei trequartisti. La cosa che voglio dai due attaccanti é un grande lavoro per la squadra».
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