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Cervia nuove tariffe alberghiere. «Prezzi minimi bloccati per restare competitivi». Aumenti invece per le vacanze «last minute»

Notizia pubblicata il 15 febbraio 2008



Categoria notizia : Turismo


SIAMO in un periodo di continui aumenti del costo della vita: pane, pasta, carburanti, generi di prima necessità  hanno raggiunto prezzi impensabili. Sono rincari che non possono non incidere sul turismo perchè le famiglie hanno meno disponibilità  per le vacanze.

Le stesse voci gravano sui bilanci delle operatori turistici che hanno il problema di adeguare i prezzi e nello stesso tempo di contenerli al massimo perchè si rendono conto che il costo della vacanza é diventato determinante per la scelta della località , dell'albergo o della casa. Gli albergatori hanno effettuato in settembre la denuncia dei prezzi del 2008 che possono modificare entro il primo marzo comunicando le eventuali variazioni all'ufficio turismo del Comune.

«Abbiamo deciso - spiega il presidente dell'Associazione Albergatori Ascom, Terenzio Medri - di mantenere i prezzi dello scorso anno. Al massimo li aumenteremo dell'equivalente del costo della vita calcolato nel 2-3 per cento. Sono cinque anni che pratichiamo la politica del contenimento dei prezzi per essere competitivi. Il 2008 sarà  un anno difficile e la concorrenza sempre più pesante. Ci sono Paesi nel Mediterraneo che praticano tariffe concorrenziali e non possiamo competere con i prezzi ma con la qualità , anzi con l'eccellenza del servizio se non vogliamo uscire dal mercato ma guadagnarne delle quote, in particolare all'estero. Molti esercizi alberghieri hanno ristrutturato per rispondere alle esigenze del turista. Siamo certi di poter ottenere con questa politica un risultato positivo. Invitiamo però le altre categorie che operano nel settore di comportarsi allo stesso modo affinchè ognuna concorra al mantenimento dalle nostre posizioni sui mercati italiani ed esteri».

«ANCHE i nostri alberghi - informa Roberta Penso, presidente di Asshotel - hanno contenuto i prezzi aumentandoli dal 2 al 2,5 per cento nonostante i costi di gestione si prevedano superiori. Molti li hanno lasciati invariati, specialmente i minimi. C'é una tendenza ad allargare la forbice fra minimo e massimo data l'estrema variabilità  della domanda. Ci sono i clienti interessati solo a soggiorni brevi o di fine settimana ed altri a periodi più lunghi.

Si affaccia sul mercato l''advance booking', cioé la prenotazione con largo anticipo per usufruire di offerte convenienti, un pò sul modello dei voli low cost. Si allarga anche la forbice dei prezzi praticati a coloro che prenotano all'ultimo minuto, eventualmente consultando le previsioni meteo della settimana, ed a quanti cercano le occasioni prenotando mesi prima, per cui gli albergatori hanno sempre più bisogno di avere una larga banda di prezzi da applicare nelle diverse situazioni. Dobbiamo però evitare di svenderci: la nostra località  gode di prestigio e di un'immagine di serietà ; sarebbe un errore la concorrenza al ribasso».
(foto by mirkuz)