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Acqua doc e spiaggia ecologica ecco dove sventola Bandiera Blu

Notizia pubblicata il 29 luglio 2008



Categoria notizia : Turismo


CERVIA - Per la conquista della Bandiera Blu, l' ambito vessillo che simboleggia acque limpide e servizi balneari d' eccellenza, ci si mette in fila ogni anno. Il riconoscimento premia i Comuni e attribuisce loro una patente prestigiosa: ed è una corposa attrazione in più, da mettere sul piatto delle offerte in questi tempi di concorrenza.

La Romagna e le Marche, anche quest' anno, hanno dunque fatto incetta del riconoscimento della Fee Italia (Foundation for Enviromental Education): 8 Bandiere Blu alle spiagge romagnole, 12 ad altrettante marchigiane. E questa mattina Cervia, che ormai è al decimo anno di prestigioso vessillo, festeggerà il successo con l' alzabandiera, presenti il sindaco e gli operatori del settore. Inoltre, sventolerà una lode in più: tre suoi bagni, piazzati lungo i nove chilometri di arenile, otterranno anche il riconoscimento di «Stabilimento balneare sostenibile», un premio speciale sempre decretato dalla Fee, per la particolare attenzione all' ambiente. Su otto premiati in tutt' Italia, tre cervesi: il bagno 169, il Delfino, il Castagnoli beach. Perchè le spiagge romagnole non brillino solo per la creatività dei bagnini e dei gestori (dagli aperitivi lounge alla ginnastica per tutti, coi piedi a mollo), ma pure per un giusto equilibrio tra divertimento e ambiente, lo spiega Carla Creo, biologa e ricercatrice dell' Enea, dallo scorso anno responsabile del programma «Bandiera Blu», realizzato in collaborazione con Cobat. «E' indubbio che qui e nelle Marche ci sia una forte ricettività delle tematiche della sostenibilità. C' è una mentalità aperta a recepire l' idea che solo con il connubio tra mare bello, buoni servizi e un territorio che si cura della conservazione dell' ambiente, c' è la possibilità di attrarre i turisti. Qui, da tempo, riscontriamo una forte sinergia tra pubblico e privato, la quale crea così un virtuoso effetto a cascata. Se l' amministrazione s' impegna nella creazione di depuratori e in politiche di salvaguardia dell' ambiente, i gestori degli stabilimenti saranno incentivati a offrire servizi d' eccellenza. In altre parti del Paese non è così, e non sempre basta un bel mare». Maestri in questo sono allora i famosi bagnini romagnoli, che però non ci stanno più alla vecchia immagine di canottiere bianche e muscoli guizzanti. «Ormai parliamo di personale altamente specializzato - dice Danilo Pirazzini, presidente della Cooperativa bagnini di Cervia, che raggruppa duecento concessionari di stabilimenti tra Milano Marittima, Pinarella e Tagliata - . Quasi 150 delle aziende operanti hanno ottenuto la certificazione di qualità Iso 9001, ci sono 60 marinai di salvataggio, tutti addestrati all' uso dei defibrillatori, veri e propri esperti della sicurezza». I parametri sui quali si basa la classifica di Bandiera Blu sono rigidi: si va da quelli più banali (il facile accesso alla spiaggia, il divieto per i cani, se non nelle zone attrezzate, le fontanelle di acqua potabile) a quelli per i quali devono entrare in campo le amministrazioni: nessuno scarico di acque industriali e fognarie, piani comunali di sviluppo ambientale, dati sulle acque disponibili, raccolta differenziata. Può ben gioire il sindaco di Cervia, Roberto Zoffoli: «Dieci anni consecutivi di Bandiera Blu testimoniano l' impegno nostro e dei privati. Fieri dell' ennesimo vessillo, continueremo a lavorare insieme su qualità dell' ambiente e dei servizi». Ed ecco infine la lista delle località premiate. In Romagna: Comacchio, Cervia, Lidi Ravennati, Cesenatico, San Mauro Pascoli, Rimini, Misano, Cattolica. Nelle Marche: Gabicce, Pesaro, Fano, Senigallia, Sirolo, Numana, Porto Sant' Elpidio, Recanati, Potenza Picena, Civitanova, Fermo, Porto S. Giorgio, Cupra, Grottammare, San Benedetto del Tronto.